Finalmente ci siamo. Il Fondo Indennizzo Risparmiatori, gestito dal Consap di Roma, ha fatto partire la seconda tranche di bonifici riguardanti gli indennizzi agli ex azionisti della Cassa di Risparmio di Ferrara.
L’associazione Amici della Carife comunica che alcuni loro associati hanno già ricevuto sul loro conto corrente bancario il bonifico dell’indennizzo. Questo indennizzo equivale al 10% della somma originariamente pagata per l’acquisto delle azioni della ex Cassa di Risparmio di Ferrara.
“Secondo quanto dichiarato dal Fir – commenta Marco Cappellari, presidente dell’associazione – i bonifici dovrebbero proseguire per diverse settimane. Questo indennizzo del 10% si somma al 30% già pervenuto, per un totale di indennizzo del 40% della somma originariamente pagata dai risparmiatori per l’acquisto delle azioni della Cassa di Risparmio di Ferrara. L’indennizzo arriverà a coloro che hanno presentato domanda di indennizzo al Fir entro il 18 giugno 2020 e che hanno già ricevuto il primo indennizzo”.
Il Fondo Indennizzo Risparmiatori non invia lettere o email ai risparmiatori indennizzati. L’unico modo per verificare l’arrivo dell’indennizzo è controllare periodicamente il conto corrente bancario dove si è già ricevuto il primo indennizzo del 30%.
“Aspettavamo questi bonifici già da diverse settimane – commentano Amici della Carife – Dopo anni di volontariato, otto anni di infinite battaglie (l’azzeramento delle azioni è stato il 22 novembre del 2015) e tanti viaggi a Roma e Bruxelles, sul nostro territorio ritorneranno ancora molti milioni di euro. Questa somma non sana i danni profondi dati dalla scomparsa di una banca storica del territorio, ma costituisce comunque un difficile traguardo raggiunto. Va ricordato infatti che si tratta del primo indennizzo di Stato conferito ad azionisti e obbligazionisti azzerati da un’assurda vicenda. Vicenda che la nostra associazione ha spiegato dettagliatamente al Governo il quale, preso atto di corto circuiti istituzionali, ha deliberato con una apposita legge l’indennizzo del Fir, Fondo Indennizzo Risparmiatori”.
“La vicenda Carife – proseguono gli Amici della Carife – anche alla luce della fine e archiviazione dei processi penali a carico degli ex-amministratori, resta con tante domande irrisolte. Sicuramente rappresenta il caso più clamoroso di fallimento del sistema di vigilanza bancario nazionale (si ricordi che un’assemblea degli azionisti convocata da Banca di Italia aveva stabilito il salvataggio della Carife il 30 luglio 2015) e, conseguentemente, un tradimento dell’articolo 47 della Costituzione che protegge il risparmio”.
Dopo il pagamento del 10% a tutti gli azzerati, nel fondo Fir resterà un importante residuo di fondi, perciò Amici della Carife continuerà a chiedere che queste somme vengano correttamente redistribuite agli azzerati.
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