Annullata la visita a Ferrara di Giuseppe Conte
La visita a Ferrara dell'ex presidente del consiglio Giuseppe Conte (M5S) in programma per domani (sabato 9 novembre) è stata annullata per motivi di salute
La visita a Ferrara dell'ex presidente del consiglio Giuseppe Conte (M5S) in programma per domani (sabato 9 novembre) è stata annullata per motivi di salute
Come può intervenire l'Europa in favore del ferrarese, un territorio che soffre di diverse crisi aziendali tra cui le ultime di Berco e Rexnord ma allo stesso tempo cosparso di realtà produttive artigiane, alcune delle quali visitate dall'ex presidente della Regione Emilia Romagna e attuale eurodeputato Stefano Bonaccini insieme alla candidata Pd in sostegno di Michele de Pascale Marcella Zappaterra
Massimo Bitonci, deputato in quota Lega e sottosegretario alle imprese e al Made in Italy, che giovedì sera (7 novembre) ha partecipato a un incontro con le associazioni di categoria alla Camera di commercio di Ferrara, per fare il punto innanzitutto sulla situazione copparese
Curioso. È così che Valeria Balboni, candidata alle elezioni regionali nella lista Elena Ugolini Presidente, definisce il video del sindaco di Cento Edoardo accorsi e il contemporaneo intervento di Carlotta Gaiani, assessore nel Comune di Cento e candidata per il Pd ferrarese a sostengo di Michele de Pascale, con cui "accusano" le due candidate del centrodestra di non sapere che esiste un Pronto soccorso a Cento
"Vendetta? Di cosa mi devo vendicare? Cerco solo giustizia". Mancano pochi minuti all'inizio del processo davanti alla Corte d'Assise, quando - seduto fuori dall'aula - Natalino Buzzi aspetta l'arrivo in tribunale a Ferrara di Giuseppe e Vito Mauro Di Gaetano, 70 e 42 anni
di Paolo Niccolò Giubelli*
Abbiamo letto le dichiarazioni di Zurma (FdI) in base alle quali +Europa avrebbe dato uno schiaffo in faccia agli agricoltori attraverso lo slogan “Coltivate Ignoranza”, e sarebbe collocata “lontana dalla realtà”.
Prima di tutto, i coltivatori non c’entrano. Non c’entra neanche Coldiretti. C’entrano il Governo e le forze di maggioranza, cioè i soggetti a cui quei cartelli erano diretti. Coldiretti ha il diritto e il dovere di esprimere le sue opinioni, che su questo tema non condividiamo. Gli atti di maggioranza e Governo hanno invece un impatto reale sul Paese, e questo è campo della politica. Immaginiamo che sia chiara la differenza.
Veniamo alla “coltivazione dell’ignoranza”: essa viene fatta da chi semina paure false, credenze non sostenute da dati scientifici, da chi prende provvedimenti legislativi-manifesto che non hanno valore alcuno. Ma si coltiva ciò che si desidera, e l’ignoranza è davvero un bel frutto. Serve ad un governo in affanno che cerca consensi tra gli allevatori che vedono aumentarsi i costi dei concimi, dei carburanti, di tutto. Ma non crediamo che ci caschino. Sarebbe più utile una politica che li coinvolga nel costruire insieme un mercato nuovo, più sostenibile, più sano e che presto sarà la realtà, piuttosto che mantenere gli allevatori in una condizione di disagio dando loro un contentino.
In ogni caso, proprio per non stare “fuori dalla realtà”, la carne coltivata verrà comunque introdotta sul mercato, perché non sono i governi dei singoli stati a decidere in materia. Tuttavia il blocco preventivo previsto dalla legge italiana avrà un effetto: scoraggiare la ricerca e gli investimenti, lasciando che siano gli altri Paesi a giovarne. E noi saremo solo acquirenti.
Se noi abbiamo dato uno schiaffo agli allevatori, il Governo sta loro stringendo la cinghia.
*Gruppo +Europa Ferrara
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