“Abbiamo bisogno – è l’appello al governo di Marika Bugnoli a nome di tutti i sindaci – del riconoscimento dello stato di emergenza. Quattromila pescatori, con le loro famiglie, sono in ginocchio. Già da alcuni mesi metà di questi pescatori sono senza reddito e, tra poco, lo saranno tutti. Questo non è un problema solo dei pescatori e dei singoli comuni, è un problema di tutto il territorio, delle regioni e del governo. Non è una situazione ordinaria, pertanto i provvedimenti ordinari non sono sufficienti: servono strumenti su misura, per affrontare una situazione di vera e propria calamità”
“Chiediamo al governo – le fa eco Marcella Zappaterra – di dichiarare l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore per mettere in campo strumenti straordinari per impostare la ripresa. Con gli strumenti ordinari sono 6 mesi che le 2 regioni, i comuni, le prefetture e il distretto pesca dell’alto Adriatico ci provano, ma ormai non c’è più tempo“. Parliamo di imprese che non usufruiscono degli “ammortizzatori sociali quindi serve lo stato di emergenza per consentire di sospendere i mutui, beneficiare di sgravi fiscali e individuare una strategia nazionale efficace, concreta e rapida di contrasto al Granchio Blu“.
“La molluschicoltura – conclude – è un’eccellenza anche grazie agli investimenti che le politiche pubbliche hanno fatto nei nostri territori e non accetteremo l’ipotesi che vengano vanificati tutti gli sforzi”.
“Abbiamo raccolto – spiega Massimo Genari – oltre 10.000 quintali di granchi di nostra iniziativa e a nostre spese e ora, senza più un reddito, non siamo nelle condizioni di continuare a raccoglierlo. Che ne sarà di noi e del nostro territorio? L’incontro di oggi è solo l’inizio, se necessario andremo a Roma per fare sentire la nostra voce e chiedere al Governo che ci riconosca lo stato di emergenza”.
Una prospettiva rinforzata da Gianpaolo Buonfiglio che ha dichiarato “aperto lo stato di agitazione, fino a quando non avremo le risposte necessarie. Tutte le associazioni di rappresentanza sono unite, a partire dalla richiesta di un Tavolo permanente tra governo, regione, comuni, consorzi e associazioni, in grado di riconoscere la straordinarietà della situazione e attivare le misure necessarie”.