Comacchio
1 Dicembre 2023
Bugnoli (sindaca di Goro): "Abbiamo bisogno che il governo riconosca lo stato di emergenza". Zappaterra chiede "azioni che vadano oltre l’immediato"

Granchio Blu. “Quella che per voi è un’opportunità per noi è una calamità”

di Redazione | 3 min

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Sono arrivate circa 2700 persone allo stadio Umberto Cavallari di Porto Tolle, sono pescatori da Veneto e dall’Emilia Romagna riuniti per l’assemblea pubblica sul Granchio Blu. Un incubo per loro e per le loro famiglie ma anche per l’economia di un settore che chiede a gran voce al governo di dichiarare lo stato di emergenza. “Quella che per voi è un’opportunità – si legge in un cartello – per noi è una calamità”.

L’assemblea è stata indetta dal Comitato Tecnico Interregionale sull’emergenza granchio blu dell’area del Delta del Po, costituito dai consorzi e dalle cooperative di acquacoltura, dai Comuni di Porto Tolle, Goro e Comacchio e dalle associazioni di rappresentanza. Erano infatti presenti anche i sindaci dei comuni maggiormente colpiti e i presidenti delle province di Rovigo e Ferrara, rispettivamente Enrico Ferrarese e Gianni MIchele Padovani. Per la zona di Ferrara i sindaci Marika Bugnoli (Goro), Pierluigi Negri (Comacchio), Alice Sabina Zanardi (Codigoro) e Maria Teresa Romanini (Lagosanto) oltre ai vertici delle cooperative Massimo Genari (presidente di Con.Uno), Luigino Marchesini (presidente del Consorzio di Scardovari) e Gianpaolo Buonfiglio, presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane pesca. Da Ferrara erano presenti anche Ruggero Villani (Confcooperative) e Chiara Bertelli (Legacoop), in rappresentanza della regione Emilia Romagna invece Marcella Zappaterra e Marco Fabbri.

Istituzioni, associazioni, aziende della pesca e acquacoltura sono riunite “per chiedere interventi massicci per proteggere le nostre acque e la produzione di vongole e molluschi” spiega Marcella Zappaterra. “Rischiamo – continua – di perdere un patrimonio unico a livello ambientale ed economico e produttivo per non parlare di un dramma sociale che rischia di coinvolgere migliaia di famiglie. Servono azioni che vadano oltre l’immediato se non vogliamo ritrovarci anche le spiagge invase dal granchio blu la prossima estate“.

Abbiamo bisogno – è l’appello al governo di Marika Bugnoli a nome di tutti i sindaci – del riconoscimento dello stato di emergenza. Quattromila pescatori, con le loro famiglie, sono in ginocchio. Già da alcuni mesi metà di questi pescatori sono senza reddito e, tra poco, lo saranno tutti. Questo non è un problema solo dei pescatori e dei singoli comuni, è un problema di tutto il territorio, delle regioni e del governo. Non è una situazione ordinaria, pertanto i provvedimenti ordinari non sono sufficienti: servono strumenti su misura, per affrontare una situazione di vera e propria calamità”

“Chiediamo al governo – le fa eco Marcella Zappaterra – di dichiarare l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore per mettere in campo strumenti straordinari per impostare la ripresa. Con gli strumenti ordinari sono 6 mesi che le 2 regioni, i comuni, le prefetture e il distretto pesca dell’alto Adriatico ci provano, ma ormai non c’è più tempo“. Parliamo di imprese che non usufruiscono degli “ammortizzatori sociali quindi serve lo stato di emergenza per consentire di sospendere i mutui, beneficiare di sgravi fiscali e individuare una strategia nazionale efficace, concreta e rapida di contrasto al Granchio Blu“.

“La molluschicoltura – conclude – è un’eccellenza anche grazie agli investimenti che le politiche pubbliche hanno fatto nei nostri territori e non accetteremo l’ipotesi che vengano vanificati tutti gli sforzi”.

Abbiamo raccolto – spiega Massimo Genari – oltre 10.000 quintali di granchi di nostra iniziativa e a nostre spese e ora, senza più un reddito, non siamo nelle condizioni di continuare a raccoglierlo. Che ne sarà di noi e del nostro territorio? L’incontro di oggi è solo l’inizio, se necessario andremo a Roma per fare sentire la nostra voce e chiedere al Governo che ci riconosca lo stato di emergenza”.

Una prospettiva rinforzata da Gianpaolo Buonfiglio che ha dichiarato “aperto lo stato di agitazione, fino a quando non avremo le risposte necessarie. Tutte le associazioni di rappresentanza sono unite, a partire dalla richiesta di un Tavolo permanente tra governo, regione, comuni, consorzi e associazioni, in grado di riconoscere la straordinarietà della situazione e attivare le misure necessarie”.

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