Questa sera al Night & Blues i Marley’s Legend
Sulla scia del successo del film su Bob Marley - One Love, arrivano per la prima volta al Night & Blues i Marley's Legend, tribute band all'artista giamaicano
Sulla scia del successo del film su Bob Marley - One Love, arrivano per la prima volta al Night & Blues i Marley's Legend, tribute band all'artista giamaicano
La cover band si esibisce stasera, 26 luglio, sul palco del Rione Santo Spirito allestito nel chiostro di Santa Maria della Consolazione
Il prossimo 27 luglio si concluderà la sedicesima edizione del corso Internazionale “L’Attore e la Maschera nella Commedia dell’Arte” organizzato da Cornucopia Perfoming Arts Labs aps in collaborazione con il Centro Teatro Universitario di Ferrara e la Fondazione Teatro Borgatti di Cento
La seconda settimana della rassegna musicale Night & Blues si aprirà oggi giovedì 25 luglio (ore 21.30) con la prima novità di questa edizione del 2024, gli Spirito Divino-Zucchero Tribute Band
Mercoledì 24 luglio alle 21 all'ArenaMeis (via Piangipane 81, Ferrara) arriva Rosemary's Baby, un vero e proprio classico del brivido.
Scritto e diretto nel 1968 da Roman Polański, con protagonista Mia Farrow, il lungometraggio segue la travagliata gravidanza della giovane Rosemary
Venerdì 1 dicembre, la 25ª edizione di Ferrara in Jazz continua con Simone Alessandrini che a capo di Storytellers presenta al Torrione alle ore 21.30 il suo secondo progetto discografico “Mania Hotel”, un concept album interamente dedicato al tema della follia, a metà tra rock e musica colta fin de siècle.
Mania Hotel, un concept album interamente dedicato al tema della follia in cui Simone Alessandrini ha raccolto 5 storie realmente accadute, alcune già note e altre che ha vissuto personalmente: la storia di Marina Luz, la bambina abbandonata nella jungla e cresciuta dalle scimmie, il Dr. Semmelweis “il salvatore delle madri”, il lamento d’amore di Attilio, la vicenda delle “libertine, snaturate, irose” rinchiuse nei manicomi durante il ventennio fascista e il giorno di ordinaria follia in un bar, in cui viene scagliata la ferocia contro un nemico invisibile. Storie accadute in epoche diverse ma che hanno in comune la fragilità dell’identità dell’essere umano e di come questa possa essere cancellata dalla società stessa.
Mania Hotel è un luogo indefinito, contenitore di 5 stanze che ospitano identità inespresse. Ma c’è una presenza che le attraversa, che parla con loro e che può decidere la loro permanenza in quel luogo. Questa presenza non è altro che il tempo stesso. Il tempo che stabilisce la linea sottile tra normalità e follia. Il tempo che fa da giudice e da guaritore. Mentre nel primo album (Storytellers, 2017), tra mito e storia, aveva rievocato alcuni personaggi comuni ma allo stesso tempo leggendari, sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, in questo secondo lavoro Simone Alessandrini diventa prima osservatore, poi narratore e infine erede di un’umanità che ha cercato per tutta la vita la propria libertà. Musicalmente accade molto. Si aprono degli scenari che tendono verso il rock ma allo stesso tempo è evidente l’influenza della musica colta di inizio ‘900. C’è l’eco della fanfara popolare ma anche l’influenza di Tom Waits. La scrittura dei brani è molto rigorosa anche se più volte si libera a momenti di impro totale. “Mania Hotel” è un contenitore sonoro, il cui sound dinamico riesce ad oscillare tra il mondo acustico e quello elettrico, dove i tre fiati in prima linea portano New Orleans in Europa, alternando momenti acidi a un sound melanconico ed evocativo.
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