Attualità
29 Novembre 2023
Incontro pubblico in programma sabato 2 dicembre dalle 9.30 alle 13 nella saletta del campo sportivo di Villanova. Invitati rappresentanti della politica e delle istituzioni: "Avviino forme di pianificazione e ragionamento sul territorio"

Biogas nel Ferrarese. Comitati e gruppi avviano un ragionamento trasversale

di Davide Soattin | 3 min

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Un incontro aperto a tutti, politici, istituzioni, associazioni e cittadini, per affrontare il tema delle centrali biogas e biometano nel Ferrarese. È quello in programma sabato 2 dicembre, dalle 9.30 alle 13, nella saletta del campo sportivo di Villanova, organizzato dal gruppo di cittadini NoBiometaNo insieme ai comitati di Masi Torello, Arianuova di Bondeno e all’associazione Vivere Meglio di Tresignana, uniti per avviare un ragionamento trasversale a livello provinciale sugli effetti che hanno e potrebbero avere sul territorio questi impianti.

Nello specifico, l’incontro – che vedrà l’intervento di Gian Gaetano Pinnavaia della Rete Giustizia Climatica – cercherà di fornire spiegazione a quelle che sono le principali domande relative alla costruzione delle centrali, dagli interrogativi su eventuali problemi per salute e viabilità, ai quesiti economici (Economia circolare o business?) e tecnici (Il digestato: concime o rifiuto industriale?) fino a quelli che sono i pensieri della classe politica che governa i territori in cui sorgono o sono previste le future centrali.

A tal proposito, gli organizzatori fanno sapere di aver invitato il sindaco Alan Fabbri, il vicesindaco Nicola Lodi e l’assessore Alessandro Balboni, con cui comunque hanno già in programma un incontro fissato per il 20 dicembre, oltre che le segreterie provinciali dei partiti di centrodestra e centrosinistra. La richiesta di partecipazione è stata estesa anche alle amministrazioni di Bondeno, Tresignana e Masi Torello, a cui si aggiunge anche l’invito all’assessore regionale Paolo Calvano e a Marcella Zappaterra, capogruppo regionale Pd.

“Il nostro – spiega Sandra Travagli, referente del gruppo di cittadini NoBiometaNo di Villanova – vuole essere un ragionamento a livello provinciale importante perché importante, significativo e devastante è l’impatto che queste centrali hanno a livello territoriale. Oggi, secondo noi, serve che gli enti territoriali avviino forme di pianificazione e ragionamento sul territorio per quelli che sono i risultati a cui questi stabilimenti, messi assieme, possono condurre. Per questo motivo noi crediamo che non sia giusto dividere le varie realtà poiché interconnesse tra loro”.

Travagli torna sul mancato coinvolgimento della cittadinanza nella costruzione della centrale di via Ponte Assa, sabato (25 novembre) inserita al 26esimo posto nella graduatoria Gse: “Ci hanno promesso incontri che non sono mai stati fatti. E qui sottolineo che eventuali visite personali o partitiche che ci sono state non fanno la differenza rispetto all’obbligo di informare i cittadini. Era una richiesta che noi abbiamo sempre fatto nei confronti di tutte le istituzioni, dal Comune alla Provincia fino alla Regione e ad Arpae, ma non ha portato a nulla. Nessuno però ci deve additare la strumentalizzazione della vicenda“.

A preoccupare è soprattutto la questione sanitaria, come sottolinea il medico Adele Pazzi: “Vogliamo sensibilizzare le persone su quelle che potranno essere le ricadute di questa centrale sulla loro salute. La classifica del Sole 24 Ore ci dice che Ferrara è al 13esimo posto per la presenza di particolati. Non è un ambiente sano e quindi non c’è salute. Il rischio è che questo impianto possa favorire con le sue emissioni malattie infiammatorie croniche, quelle al sistema nervoso centrale e all’apparato cardiovascolare, oltre che i tumori alla mammella, al polmone e al miocardio. Ma non solo, il rischio è anche sulla fauna selvatica e animale, con cui noi possiamo venire a contatto attraverso la catena alimentare”.

 

 

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