Attualità
29 Novembre 2023
Incontro pubblico in programma sabato 2 dicembre dalle 9.30 alle 13 nella saletta del campo sportivo di Villanova. Invitati rappresentanti della politica e delle istituzioni: "Avviino forme di pianificazione e ragionamento sul territorio"

Biogas nel Ferrarese. Comitati e gruppi avviano un ragionamento trasversale

di Davide Soattin | 3 min

Leggi anche

Osservatorio Camera di commercio. Riprende un po’ la voglia di fare impresa

Secondo l’analisi trimestrale Movimprese condotta dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna sui dati Infocamere del Registro delle Imprese, tra aprile e giugno di quest’anno il saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese vede un incremento di 161 attività

Tempi di attesa: primo bilancio delle azioni messe in campo

Ridurre il più possibile i tempi di attesa. È questo l'obiettivo del piano messo in campo dalle Aziende Sanitarie ferraresi, su indicazione della Regione Emilia Romagna che, a tale fine, ha stanziato 30milioni di euro. Per quanto riguarda le prestazioni di specialistica ambulatoriale, le Aziende Sanitarie hanno messo in campo un ulteriore strumento per andare incontro ai cittadini. Si tratta delle “Domeniche della specialistica”

Un incontro aperto a tutti, politici, istituzioni, associazioni e cittadini, per affrontare il tema delle centrali biogas e biometano nel Ferrarese. È quello in programma sabato 2 dicembre, dalle 9.30 alle 13, nella saletta del campo sportivo di Villanova, organizzato dal gruppo di cittadini NoBiometaNo insieme ai comitati di Masi Torello, Arianuova di Bondeno e all’associazione Vivere Meglio di Tresignana, uniti per avviare un ragionamento trasversale a livello provinciale sugli effetti che hanno e potrebbero avere sul territorio questi impianti.

Nello specifico, l’incontro – che vedrà l’intervento di Gian Gaetano Pinnavaia della Rete Giustizia Climatica – cercherà di fornire spiegazione a quelle che sono le principali domande relative alla costruzione delle centrali, dagli interrogativi su eventuali problemi per salute e viabilità, ai quesiti economici (Economia circolare o business?) e tecnici (Il digestato: concime o rifiuto industriale?) fino a quelli che sono i pensieri della classe politica che governa i territori in cui sorgono o sono previste le future centrali.

A tal proposito, gli organizzatori fanno sapere di aver invitato il sindaco Alan Fabbri, il vicesindaco Nicola Lodi e l’assessore Alessandro Balboni, con cui comunque hanno già in programma un incontro fissato per il 20 dicembre, oltre che le segreterie provinciali dei partiti di centrodestra e centrosinistra. La richiesta di partecipazione è stata estesa anche alle amministrazioni di Bondeno, Tresignana e Masi Torello, a cui si aggiunge anche l’invito all’assessore regionale Paolo Calvano e a Marcella Zappaterra, capogruppo regionale Pd.

“Il nostro – spiega Sandra Travagli, referente del gruppo di cittadini NoBiometaNo di Villanova – vuole essere un ragionamento a livello provinciale importante perché importante, significativo e devastante è l’impatto che queste centrali hanno a livello territoriale. Oggi, secondo noi, serve che gli enti territoriali avviino forme di pianificazione e ragionamento sul territorio per quelli che sono i risultati a cui questi stabilimenti, messi assieme, possono condurre. Per questo motivo noi crediamo che non sia giusto dividere le varie realtà poiché interconnesse tra loro”.

Travagli torna sul mancato coinvolgimento della cittadinanza nella costruzione della centrale di via Ponte Assa, sabato (25 novembre) inserita al 26esimo posto nella graduatoria Gse: “Ci hanno promesso incontri che non sono mai stati fatti. E qui sottolineo che eventuali visite personali o partitiche che ci sono state non fanno la differenza rispetto all’obbligo di informare i cittadini. Era una richiesta che noi abbiamo sempre fatto nei confronti di tutte le istituzioni, dal Comune alla Provincia fino alla Regione e ad Arpae, ma non ha portato a nulla. Nessuno però ci deve additare la strumentalizzazione della vicenda“.

A preoccupare è soprattutto la questione sanitaria, come sottolinea il medico Adele Pazzi: “Vogliamo sensibilizzare le persone su quelle che potranno essere le ricadute di questa centrale sulla loro salute. La classifica del Sole 24 Ore ci dice che Ferrara è al 13esimo posto per la presenza di particolati. Non è un ambiente sano e quindi non c’è salute. Il rischio è che questo impianto possa favorire con le sue emissioni malattie infiammatorie croniche, quelle al sistema nervoso centrale e all’apparato cardiovascolare, oltre che i tumori alla mammella, al polmone e al miocardio. Ma non solo, il rischio è anche sulla fauna selvatica e animale, con cui noi possiamo venire a contatto attraverso la catena alimentare”.

 

 

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com