Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Storica decisione a tutela delle famiglie omogenitoriali. Gli avvocati: "Sentenza che riafferma il diritto dei bambini a vedersi riconosciuta la propria identità familiare senza discriminazioni"
A seguito del lancio dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Ferrara su falsi embrioni e procurato aborto, l’Azienda Usl di Ferrara ha annunciato che ha disposto in via precauzionale la sospensione temporanea dell’attività del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) dell’ospedale del Delta, a Lagosanto
Un'indagine della Guardia di Finanza di Ferrara ha colpito il centro di Procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale del Delta. Sei le persone indagate dalla Procura per false attestazioni, linee guida disattese e documentazione di impianti embrionali mai effettuati. Il responsabile è accusato anche di aver provocato un aborto ingannando la paziente
“Purtroppo il Governo non ha ancora concesso l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore per i territori di Goro e Comacchio, impedendo così di fatto alle imprese di sospendere i mutui, beneficiare di sgravi fiscali e individuare una strategia nazionale efficace, concreta e rapida di contrasto al granchio blu. Si tratta di una situazione non più sostenibile”. Così il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, a proposito della situazione in cui versano pescatori e acquacoltori delle marinerie di Goro e Comacchio, nel ferrarese.
“Ci sono imprese cooperative e quindi famiglie – precisano Bonaccini e Mammi – che rischiano dai prossimi giorni di non portare a casa lo stipendio a causa della devastazione provocata dal granchio blu all’ecosistema marino in tutta l’area del Delta del Po, un territorio che vive della produzione della vongola verace, dove viene prodotto il 55% del pescato nazionale”.
La Regione si è confrontata ripetutamente in questi mesi con le marinerie di Goro e Comacchio, evidenziando una situazione di grande criticità, e ha fatto incontri con i consorzi Copego e Con.Uno, le associazioni di pesca e l’Università, e ha già messo a disposizione delle imprese di pesca e acquacoltura 1 milione di euro di indennizzi.
“È indispensabile – continuano presidente e assessore – avere in disponibilità gli indennizzi per le imprese di pesca e acquacoltura, messi dal Ministero dell’Agricoltura che ha la delega alla pesca. Ma non basta. C’è bisogno di tutto l’impegno politico nazionale per prevedere misure speciali in questo momento di straordinaria criticità, per permettere alle imprese di ripartire, e per garantire un regime fiscale agevolato per chi ha subito questa tragedia e rischia di non alzarsi più”.
“Ribadiamo con forza – concludono – la necessità di dichiarare l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore. Ci auguriamo che tutte le forze politiche in Parlamento facciano proprio il nostro ennesimo appello: il granchio blu sta distruggendo l’ecosistema del Delta del Po e l’economia locale, con ricadute sociali davvero molto gravi per tutta la nostra comunità”.
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