Vigarano
28 Novembre 2023
L'amministrazione ha cinque giorni di tempo per ritirare in autotutela la denuncia. Se non dovesse accadere, la consigliera è pronta a intraprendere vie legali

Vigarano, De Michele risponde alla querela. Diffidati sindaco e giunta

di Davide Soattin | 4 min

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Vigarano. È con una diffida al sindaco Davide Bergamini e alla giunta comunale che Agnese De Michele, capogruppo di Costruiamo il Futuro Con Te, risponde alla querela che l’amministrazione comunale ha sporto nei suoi confronti per aver divulgato il contenuto di una perizia effettuata da un consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale di Ferrara sul caso di Ca’ Bianchina.

Il documento è stato depositato venerdì (24 novembre) e dà cinque giorni di tempo al primo cittadino per annullare in autotutela la delibera pubblicata con cui era stato dato il via libera da tutti i componenti della squadra di governo del paese a denunciare la consigliera. In caso contrario, saranno intraprese vie legali.

A spiegare come sono andati i fatti è la stessa Agnese De Michele che, assistita dall’avvocato Fabio Anselmo, oggi mette in guardia sindaco e giunta sui rischi di un procedimento penale futuro contro di lei, i cui costi – sottolinea, in caso di contenzioso – dovranno “pagarli di tasca loro senza gravare ingiustificatamente sulle spese del Comune“.

“Quello successo – esordisce – è un fatto grave e vergognoso. Venerdì 16 novembre è stato pubblicata sul sito del Comune una delibera di giunta che autorizza il sindaco a presentare un atto di querela nei miei confronti perché ho dato conto ai cittadini e ai consiglieri di dati tecnici contenuti in una Ctu del tribunale, che ho ottenuto con un regolare accesso agli atti presentato al Comune di Vigarano e alla Procura. Entrambi gli enti me l’hanno rilasciata senza alcuna restrizione o vinco di riservatezza, ma nella delibera c’è scritto che avrei pubblicato parti intere di un procedimento penale in corso e quindi non divulgabili”.

De Michele non ci sta: “Quello che loro affermano però non corrisponde alle realtà fatti. Inoltre, nella stessa delibera, emerge un altro fatto grave. Il segretario comunale ha infatti avvisato la giunta dei possibili problemi a cui sarebbero andati incontro con questa querela, ma loro sono andati avanti lo stesso. Siamo di fronte a gente senza competenze e conoscenze nel lavorare. Oggi, solo per aver fatto il mio dovere, aver difeso gli interessi dei cittadini e aver detto la verità seguendo la legge e le norme mi ritrovo querelata e con un avvocato da pagare. Ma simili atti intimidatori e antidemocratici non potranno mai fermare attività istituzionale dell’opposizione perché equivarrebbe a impedire il regolare svolgimento del mandato che mi è stato dato dagli elettori”.

“È stato un atto scomposto e vergognoso” conclude la consigliera di opposizione, che evidenzia come questa “non debba essere la battaglia di Agnese De Michele, ma di tutto il gruppo di opposizione. Perché oggi sono io, ma domani potrebbe esserci qualcun altro al mio posto“.

A darle manforte, esprimendole tutta la sua solidarietà, è Roberto Mainardi, segretario comunale del Partito Democratico: “Oggi siamo qui per rafforzare e dimostrare all’opinione pubblica quello che è il nostro impegno contro una deriva pericolosa che ravvediamo nel comportamento dell’amministrazione comunale e del sindaco. Partecipando da cittadino e da spettatore a tutti i Consigli comunali posso dire che è difficilissimo discutere. Vengono dati tre o quattro minuti e poi viene tolta la parola perché ‘non possiamo stare qui a fare dei comizi’. Ciò significa che l’amministrazione non ha voglia di discutere e di confrontarsi ma va in aula per approvare le sue scelte”.

“La giunta Bergamini – prosegue – va in Consiglio perché deve e quando la nostra consigliera o gli altri mettono in difficoltà la giunta, gli assessori o il sindaco, lui sorride e dice ‘bene, l’opposizione ha avuto modo di esprimere la sua opinione, ora passiamo al voto’. Spesso non cerca mai di rispondere. È un comportamento che lascia indicare una propensione al decidere e non al governare. Ed è questa la preoccupazione. Siamo stati abituati sempre ad amministrazioni che si confrontavano veramente e dove governa la sinistra ci sono discussioni che durano giustamente ore. Ma qui c’è un atteggiamento che ci preoccupa perché lascia intendere una ostilità verso le idee diverse che noi vediamo anche nel fatto che il nostro è l’unico Comune che non organizza regolarmente la Conferenza dei capigruppo. E non ha nemmeno delle Commissioni”.

“Questo – conclude Mainardi – agevolerebbe i lavori del Consiglio sia nei tempi che nei contenuti. Oggi il Pd intende sostenere la battaglia per un’attività aperta e democratica del Consiglio Comunale. Così come sosterrà l’attività di Agnese de Michele in quanto consigliera comunale che esprime un mandato dei cittadini e la volontà di vedere, esaminare e controllare l’ attività della giunta. Faremo in modo di portare questi ragionamenti anche dal territorio. Non ci fermeremo a fare dei comunicati o delle conferenze stampa”.

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