Il vicesindaco di Ferrara ci informa che è andato a Roma dove ha incontrato il sottosegretario all’interno Nicola Molteni e dagli esiti del viaggio ha inteso chiarire, che da Roma hanno solamente individuato la nostra provincia come luogo in cui realizzare questa struttura e quindi “Il Cpr per ora è un ipotesi.” ”Una cosa che non è ancora stata decisa.” Non trova motivi per opporsi.
Mi sovviene rammentare che il menzionato colloquio sarebbe avvenuto con lo stesso sottosegretario che è venuto a visitare Ferrara il 22 settembre e nel corso di questa visita, come abbiamo letto dalle notizie di stampa ha dichiarato, “Siamo estremi difensori della necessità di costituire questi Centri, vigilati e protetti, per allontanare i soggetti che hanno sentenze di condanna e che sono pericolosi per il paese”. Ne sono seguite diverse dichiarazioni di protesta, quelle citate e anche chi, ha scritto: “Chi governa Ferrara, si è dichiarato favorevole ai CPR, ma vi immaginate Fabbri e Lodi che contestano la decisione del Governo “amico”?
E’ di questo che, sarebbe invece, molto giusto, corretto e tanto indispensabile informare i cittadini e non metterli di fronte agli atti già compiuti. Evitiamo quello che potrebbe diventare irreparabile.
Giorgio Bottoni