Egregio Direttore,
vorrei proporre una brevissima riflessione sul dibattito politico in corso in vista delle prossime elezioni notizie che i media ferraresi stanno riportando e che non possono lasciare indifferenti.
A questo proposito leggo la recente dichiarazione di Luigi Marattin (cui sono vicino per il lutto che lo ha colpito ) e non riesco a sorprendermi: pare ritirarsi ancor prima del Via ma attacca.
Forse non ho capito bene, ma mi pare che molte delle scelte che vanno fatte per opporre una alternativa credibile alla destra che governa non siano concluse quindi il suo attacco preventivo a mio parere non ha molto senso.
Quello che si registra è un intenso lavorio nella sinistra e nel civismo della città; c’è un fermento nuovo che da tempo non si vedeva: si lavora su molti tavoli, le riunioni si susseguono assiduamente per offrire al candidato una proposta capace di indicare una idea per il futuro della città. Una idea nuova, appunto, credibile e condivisa dai più e con nuovi protagonisti.
Ci sono tante donne e tanti uomini con un passato politico ma tanti altri che si avvicinano per la prima volta, alla politica che si mobilitano con spirito unitario e speranza.
Proprio questo è lo spirito che prevale e lo si percepisce subito. Confronto profondo per arrivare ad una proposta unificante capace di misurare lo spessore dei Candidati non un programma “sinistro” come frettolosamente asserito, ma voglia di futuro.
Ora si sta avvicinando uno dei momenti più insidiosi perché si tratta di decidere e di scegliere.
Sono note al momento due disponibilità: la dottoressa Calafà e l’avvocato Anselmo ed a mio parere avere due personalità di tal rilievo per l’alternativa è una fortuna. Hanno posto una sola condizione: “mantenere il fronte unito”.
Questa dichiarazione è di gran rilievo e di grande generosità perché chi non è scelto dovrà fare un passo indietro lavorando per salvare l’unità senza la quale sarebbe inutile tutto l’impegno profuso da tanti.
La maggior parte dei soggetti politici e civici hanno dato segnali espliciti mentre altri vivono momenti di travaglio come nella maggior forza politica dello schieramento di sinistra che non ha ancora espresso la propria opinione ufficiale e che attendiamo con trepidazione.
Per concludere non mi permetto di interpretare l’assidua presenza sulla stampa o la prudente riservatezza come segnali “ambigui o trasversali” dei possibili candidati, al contrario credo che la loro domanda sia la stessa espressa in modi diversi ma identica e pare sentir dire: “sciogliete i nodi ed apriamo un confronto aperto e sincero con tutti quelli che poi dovranno assicurare ad uno di noi il sostegno e il lavoro per convincere i ferraresi”.
Gentile Direttore, questo il mio auspicio e confido di vedere nei prossimi giorni segnali incoraggianti.
Grazie per l’ospitalità.
Stefano Cavallini