Goro
24 Novembre 2023
Il nuovo ponte ciclopedonale in struttura mista acciaio-cemento armato si sviluppa su una lunghezza di 10 metri per 2,60 metri di larghezza, con due rampe di accesso di circa 20 metri

Dal porto di Gorino alla Lanterna Vecchia. Col nuovo ponte a piedi o in bici

di Redazione | 4 min

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Goro. Dal porto di Gorino ora si potrà raggiungere a piedi o in bici, senza soluzione di continuità, un punto di straordinaria bellezza: la Lanterna Vecchia.

Un nuovo ponte, che sorge a pochi passi dal Circolo Associazione Marinai d’Italia, è stato realizzato dal Parco del Delta del Po Emilia Romagna con i finanziamenti derivanti dal Piano di Sviluppo della Regione Emilia Romagna per i territori Leader – P.S.R. 2014/2020 Misura 19. Sostegno dello sviluppo locale Leader Piano di azione della strategia di sviluppo locale per il Delta emiliano romagnolo 2014 – 202 – gestiti dal Gal Delta 200 e con la fattiva collaborazione del Comune di Goro.

La spesa complessiva dell’opera è stata di 293.342,76 euro, di cui 267 mila derivanti da Delta 2000 e i rimanenti 26 mila dal Parco del Delta del Po Emilia Romagna (15 mila) e dal Comune di Goro (11 mila).

La realizzazione e la progettazione dell’opera è stata coordinata da Chiara Tiloca, ingegnere del Parco del Delta del Po, insieme a un raggruppamento di professionisti: direttore lavori è stato l’ingegner Mario Fiorini, con l’architetto Emanuela Vittorini, l’ingegner Enrico Mainardi, il geologo Fabio Zanella, unitamente all’impresa esecutrice Tec Srl di Ferrara con il suo referente ingegner Carlo Trevisani

Il nuovo ponte ciclopedonale in struttura mista acciaio – cemento armato si sviluppa su una lunghezza di 10 metri per 2,60 metri di larghezza, con due rampe di accesso di circa 20 metri che garantiscono una pendenza dell’8%.

L’opera è stata realizzata con un’altezza adeguata per consentire il flusso delle imbarcazioni per la pesca professionale, in particolare potranno transitare le barche con altezza fino a 3,30 metri. Il sistema di movimentazione del ponte presenta una parte elettrica completa di quadro di automazione, in grado di gestire i vari meccanismi, e di una parte oleodinamica che individua tutti i sistemi meccanici necessari per consentire la stessa movimentazione.

All’incontro di presentazione, svoltosi ieri (23 novembre) accanto alla struttura, il sindaco di Goro Maria Marika Brugnoli, plaudendo l’iniziativa si è detta “molto soddisfatta per una realizzazione che non rappresenta solo una pregevole opera architettonica ma una nuova possibilità di fruizione di un percorso naturalistico che arricchisce le già numerose opzioni di visita di Gorino e del Delta in particolare. Quando si vive in una realtà in cui l’acqua è l’elemento vitale le infrastrutture come quella che andiamo ad inaugurare oggi mettono in relazione l’attività umana con l’ambiente, il turismo nella sua accezione ambientale: facilitano il rapporto fra l’uomo e il suo ambiente”. Il primo cittadino ha inoltre annunciato “che con i fondi Pnrr sarà realizzato un ulteriore tratto di collegamento con il Faro di Goro, tale da completare un percorso di 6 chilometri”.

Per la presidente Aida Morelli “si tratta di un’opera di grande rilievo perché si inserisce in un contesto che racconta la storia e l’evoluzione del Delta: un sistema che consente, attraverso un percorso naturalistico, di raggiungere la Lanterna Vecchia, il vecchio faro di Gorino, ora arretrato rispetto alla linea di costa. Un territorio dunque mutevole, in continua evoluzione, delicato e ricco di biodiversità che il Parco non solo intende tutelare ma anche offrire alla visita, con elementi che favoriscano l’ingresso di quanti amano la natura. Per questo lo stesso Parco ha, non solo realizzato il progetto con i Fondi Leader, ma ha anche contributo con le sue risorse”.

Gianni Michele Padovani, presidente Provincia di Ferrara ha dichiarato: ”Nel Patto per il Lavoro dalla Provincia di Ferrara, che coinvolge i Comuni e anche 81 stakeholder, fra le opere principali che abbiamo messo in campo c’è anche il potenziamento del sistema ciclopedonale per far conoscere, vivere e visitare luoghi speciali come questo. Un sistema di fruizione per un turismo che si svolga in modo lento e sicuro attraverso l’intermodalità e il più ampio sistema di ciclabili, come VenTo (Torino-Venezia), e avere la possibilità di accedere ai finanziamenti con punteggi particolari. Sono sindaco di un comune, Mesola, e il sottopasso della Ss Romea in fase di attuazione, è un’altra realizzazione che consentirà ai nostri visitatori e turisti di visitare questo territorio e arrivare a Gorino in tutta sicurezza”.

Lorenzo Marchesini, presidente Gal Delta 2000 ha evidenziato come “la fruizione di quest’angolo del Delta del Po, un’area straordinaria e di grande valore che rappresenta un luogo simbolico, sarà ulteriormente arricchito e si completerà con il percorso, sia per il trekking che ciclabile, verso il Faro di Goro.  Questa struttura, che era necessario realizzare, mette a sistema la fruizione turistica e quella della pesca e consente l’apertura dell’acqua del Po, e quindi si inserisce in nel più vasto progetto dell’intermodalità. Un’opera che abbiamo realizzato con soddisfazione in collaborazione con il Parco”.

Il direttore del Parco Massimiliano Costa ha rimarcato l’importanza del sistema deltizio come luogo di elezione naturalistico rilevando come l’areale deltizio rappresenti un punto di estremo valore per le direttrici delle ciclabili VenTo e Adriatica. Il direttore dei lavori Mario Fiorini ha illustrato infine le peculiarità tecniche del ponte.

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