Quattro ore di domande e risposte per ricostruire ogni passaggio di quella che doveva essere una impresa commerciale per promuovere e vendere un cerotto per combattere i dolori mestruali.
A parlare davanti alle domande della vpo Sheila Davi e del giudice onorario Torato è stato Mirko Rangon, 47 anni, di Adria, imputato assieme al ferrarese Roberto Ori, 63 anni, per una presunta truffa da 75.000 euro ai danni del neurochirurgo ferrarese Emanuele Gozzo.
Rangon ha spiegato che tutte le somme consegnate dalla parte offesa a lui erano finalizzate a creare i presupposti per l’attività che i tre, una volta costituita una società ad hoc, dovevano portare avanti. Una attività, alla cui base aveva anche predisposto un business plan da un milione di euro, per commercializzare il prodotto.
E per farlo era stato anche in Spagna per eseguire opportuni test medico-scientifici per testare la bontà del prodotto.
Lunedì prossimo verrà sentito Ori.
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