Sono
molteplici le modalità con cui è possibile
fissare un appuntamento per la
somministrazione del vaccino antinfluenzale e di quello contro il
Covid, entrambi “
fortemente raccomandati a tutta la popolazione con un occhio di riguardo a
bambini,
anziani e fragili“.
A illustrarle è la dottoressa Annalisa Califano, medico epidemiologo e igienista del dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Ferrara, che ricorda come a eseguire la vaccinazione siano i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, con quest’ultimi impegnati a fornire assistenza ai bambini affetti da patologie croniche e dare indicazioni utili a favorire la somministrazione anche nei bambini sani, dando notizia della possibilità di effettuare i vaccini dai 6 mesi ai 6 anni di età, come previsto dalle indicazioni ministeriali.
Alla vaccinazione si può accedere attraverso la prenotazione al Cup aziendale o tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico per chi ne è in possesso. Inoltre, per i pazienti dai 7 ai 18 anni, che non sono portatori di particolari patologie ma vogliono comunque vaccinarsi, è possibile prenotare sedute ambulatoriali dedicate all’indirizzo mail vaccinazioniminori@ausl.fe.it. Lo stesso vale per la vaccinazione Covid, per cui è operativo un portale dedicato alle prenotazioni per i minori fino ai 12 anni. Dai 12 anni in su, invece, è necessario prendere appuntamento tramite il Cup aziendale.
A tal proposito, Califano si sofferma sulla necessità di non abbassare la guardia: “Il Covid ha iniziato a dare purtroppo segnali già da metà luglio e i casi sono andati aumentando, col picco che è stato raggiunto a settembre/ottobre e ora viviamo una fase di alternanza tra settimane in cui ci sono più casi e altre in cui ce ne sono meno. Questo testimonia che il virus ci sta accompagnando e ne dobbiamo tenere conto. Basta una sola dose e una persona adulta risulta essere più che protetta. Lo stesso vale per l’influenza, specialmente per quanto riguarda minori, anziani e patologie a rischio, ma anche le persone sane che svolgono attività essenziali o maggiormente esposte a rischi di incontrare la malattia influenzale e di avere conseguenze, come i veterinari o gli addetti ai macelli. L’invito è quindi quello di vaccinarsi“.
Infine, Califano lancia anche un appello per quanto riguarda la vaccinazione anti pneumococco, per chi è affetto da patologie croniche ma anche per i nuovi 65enni, come ogni anno succede. “Stiamo completando la vaccinazione dei nati nel 1957 – conclude – e per sollecitare l’adesione, a chi ancora non si è sottoposto, abbiamo mandato un messaggio sul cellulare in maniera tale da ricordare l’importanza di vaccinarsi anche per il pneumococco“.