Lettere al Direttore
14 Novembre 2023

Cpr e sindaco

di Redazione | 3 min

Stanno per costruire a Ferrara, nei dintorni della nostra bella città, nella zona dell’ex aeroporto militare, un Cpr, l’acronimo di un centro per i rimpatri del migranti, con capienza 300 persone adulte, al servizio dell’intera Emilia Romagna. Il sindaco di Ferrara ha già dichiarato di essere favorevole a questa che ritiene una opportunità e lo ha così motivato: “Questo ci consentirà di poter chiedere di avere accesso al sistema di espulsione di soggetti pericolosi del nostro territorio e sarebbe “in corso un piano per il contrasto alla clandestinità” e “dai centri non potranno ovviamente uscire, al loro interno infatti vengono trattenuti i migranti in attesa di espulsione” e vi sarebbe “Il potenziamento della presenza delle forze dell’ordine a beneficio della sicurezza in città”. Insomma entrano per uscire, o facendo finta che avvenga.

Posso invitare chi legge a mettere un nome a una simile struttura? A me sembrano i famigerati campi di concentramento diffusi dai nazisti nella seconda guerra mondiale..

Al Vescovo che ha manifestato il suo dissenso, da un ferrarese membro del Parlamento è venuta l’obiezione che esprimerebbe idee di estrema sinistra e “ogni tanto verrebbe preso dalla tentazione di fare politica” e “si nasconderebbe dietro la tonaca”.

Chi si trova a governare, si esercitava e ha alimentato attese e speranze, mettendo poveri contro i più poveri. Hanno promosso barricate dichiarandole protettive, eravamo nel novembre del 2016, strumentalizzando le preoccupazioni della gente di Gorino, benché allora si trattasse di ospitare 12 donne e otto bambini in una struttura dedita all’accoglienza.

E’ questo il gioco abbastanza squallido praticato da chi si trova a governare l’Italia, o il capoluogo di Ferrara, coi voti raccolti con le promesse elettorali apertamente dichiarate, sostenendo che i migranti, erano i concorrenti degli italiani, l’avrebbero facilmente risolto alla radice, attuando il blocco navale, o tenendo chiusi i porti, sempre e comunque coi respingimenti, mentre invece continua ed è in costante crescita l’ondata dei nuovi arrivati. Promettevano un’azione sbagliata e ora la vogliono giustificare con forme inumane. Se ve la prendete col Vescovo, dovreste allora dirci anche di cosa ne pensate del Papa.

Sono migranti illegittimi? Sono persone che scappano, dalla guerra dalla fame, da condizioni impossibili e lo fanno rischiando la vita e di questo vi è evidente prova e riprova. Cacciamoli, mettiamoli nei lager e raccontate che sono strutture ideate da altri governi e dalla comunità europea.

Invece questi sono loro a farli costruire e sono loro ad imporli. Un modo veramente indecente di motivare scelte vergognose. Significa anche che basterebbe che si fermassero e pensassero ai reinserimenti, alle possibili speranze umane, all’utilizzo nei tanti lavori dove risultano diverse volte indispensabili e compirebbero il passo che non sarebbe risolutivo ma andrebbe in una direzione più ragionevole. I delinquenti isolati e messi in galera, possibilmente nei loro Paesi d’origine.

Giorgio Bottoni

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