di Andrea Mainardi
Si assume le sue responsabilità il direttore tecnico Filippo Fusco e lo fa arrivando in sala stampa, dopo l’ennesima sconfitta della Spal, battuta in casa 0-1 dal Pontedera.
“Aldilà della difficile situazione – afferma – ci sono responsabilità importanti da parte mia in primis. Oggi ci metto la faccia com’è giusto che sia. C’è stata una buona prestazione nel primo tempo e i ragazzi giovani hanno dimostrato buone capacità. L’obiettivo è recuperare i giocatori, anche se le prospettive sono difficili, serve ridimensionare gli obiettivi. Perché non siamo intervenuti? Andare sul mercato degli svincolati avrebbe compromesso quello di gennaio e per gli attaccanti non c’erano grandi nomi disponibili. Ci vuole il coraggio di giocare partita per partita seguendo il mister e trovando anche nuove soluzioni tattiche”.
Tacopina è sempre più contestato: “È deluso e arrabbiato, soprattutto con me ed è giusto che sia così. Ma al momento è il meno responsabile della situazione. Lui è sempre il primo tifoso della Spal, al di là della distanza”.
Come si diceva, sarà inevitabile andare pesantemente sul mercato a gennaio: “Il budget non è un problema. È sbagliato cambiare per cambiare e qualche innesto ci vuole, come trovare la giusta sistemazione per chi ha deluso. Sarei un pazzo a non pensare di intervenire a gennaio, serve anche però capire come recuperare gli infortunati. Serve prudenza e l’obiettivo è guardare giornata per giornata“.
Altra serata amara per un affranto Leonardo Colucci, a cui viene rinnovata la fiducia dell’area tecnica: “Nel primo tempo ci è mancato solo il gol mentre nel secondo abbiamo perso le distanze andando in difficoltà. Qualcuno aveva problemi e con i cambi volevo dare vivacità. Il primo tempo è stato comunque importante ma ci è mancato il gol, come succede ormai da un po’ di tempo”.
Le prospettive si fanno sempre più fosche: “Si può uscire col lavoro da questa situazione. Nessuno ci può aiutare, serve fare meno errori. Non molleremo perchè non appartiene a me e nemmeno ai ragazzi. Lavoriamo per portarci gli episodi a favore. Bisogna lavorare, sembra paradossale ma non dobbiamo abbatterci scendendo in campo facendo il massimo. Le difficoltà ci sono, anche se i ragazzi hanno fatto una buona partita con alcuni che avevano fatto 120 minuti in Coppa. Abbiamo avuto l’occasione per il pari con Tripaldelli ma a volte gira male. La spugna non la buttiamo, serve restare sul pezzo”.
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