Il Comando Operazioni Aerospaziali dell’Aeronautica Militare ha ricevuto l’attestato della cittadinanza onoraria di Ferrara. Un riconoscimento alle tante collaborazioni realizzate con la comunità e in particolare per l’apporto fornito per fronteggiare la pandemia. La cerimonia è stata suggellata, anche dal sorvolo di due Tornado e un F-35, gesto con cui la Forza Armata – che proprio quest’anno compie 100 anni – ha omaggiato la città.
La base di Poggio Renatico (provincia di Ferrara) del Coa accoglie al suo interno circa 1000 tra militari e civili da tutta Italia.
“Una forza del territorio a servizio del territorio e del Paese”, l’ha definita il vicesindaco Nicola Naomo Lodi poco prima di consegnare, in sala consiliare, alla presenza del prefetto Massimo Marchesiello e della direttrice generale dell’Ausl Monica Calamai, l’attestato di cittadinanza al generale di divisione aerea Claudio Gabellini, che ha ringraziato parlando di “riconoscimento a tutto il personale” e ha ricambiato donando al Comune il crest del Comando”.
“Nei cento anni dell’Aeronautica militare non avremmo potuto ricevere riconoscimento più gradito. Da oggi tutti ci sentiamo ancora più ferraresi e sono sicuro che sapremo ricambiare il vostro affetto e la vostra considerazione”. La cittadinanza – ha inoltre aggiunto – “è motivo di orgoglio e spinta a fare il nostro lavoro in maniera sempre più decisa, convinta e proattiva nei confronti della comunità”.
Il generale ha sottolineato che al Coa “il 90 per cento dell’attività è rivolta al sistema difesa e sicurezza nazionale: lavoriamo per la collettività”. Le motivazioni riportate nell’attestato (in allegato l’integrale del testo) sottolineano in particolare “la straordinaria abnegazione, generosità e umanità” dei servizi svolti a sostegni della città.
Ad assistere alla cerimonia c’erano, in rappresentanza degli studenti, anche una cinquantina di alunni dell’istituto Einaudi e i giovani giornalisti di Studen Tg. Il momento istituzionale in sala consiliare è stato preceduto da una visita alla mostra del centenario ospitata nei rinnovati spazi dell’ex refettorio di San Paolo (via Boccaleone 19), con accesso gratuito fino al 19 novembre (orari 9-13, 14-18). Quindi la delegazione ha raggiunto piazza della cattedrale per assistere al sorvolo, triplice, di un Lockheed Martin F-35 “Lightning II” e di due Panavia PA-200 Tornado IDS del 6° Stormo di Ghedi, il volo ha seguito la direttrice nord-sud, da corso Ercole I D’Este fino al Castello, quindi verso Piazza Travaglio e l’Ippodromo.
Nel corso della mattinata Lodi ha ricordato “l’attività incessante” svolta da donne e uomini del Coa, “il contributo alla vita territoriale, la collaborazione sviluppata con diverse realtà locali, la presenza attiva e il sostegno ai tanti eventi con fini benefici”.
Un accento particolare ha avuto l’attività realizzata in tempi pandemici da circa 160 militari del Coa a sostegno del personale sanitario impegnato all’hub vaccinale di Ferrara Expo. I numeri della collaborazione con donne e uomini in azzurro li ha dettagliati la direttrice dell’azienda Usl e commissaria straordinaria dell’Azienda ospedaliera Monica Calamai: 237 giorni in presenza costante, 2300 turni e 16mila ore complessivamente dedicate alla popolazione. E oggi – ha sottolineato – “la collaborazione continua in altri percorsi sanitari: dall’ infermiere di comunità alla prevenzione, con grande produttività e con l’obiettivo di essere sempre al servizio della comunità”.
“Un’eccellenza”, l’ha definita il prefetto Marchesiello parlando della realtà di Poggio Renatico, “che ha mostrato la profonda intelligenza di inserirsi – con grande capacità di risposta, di adattamento e di comprensione delle esigenze – nel tessuto della comunità e che oggi rappresenta un punto di riferimento assoluto”.