Attualità
5 Novembre 2023
Le due strutture sanitarie private: “L'attività privatistica è pressoché inesistente ed è stata ridotta ai minimi termini per espressa richiesta daIl’Ausl”

Quisisana e Salus, rischio di perdere 200 professionalità

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Maltempo, torna la pioggia. Allerta gialla per temporali

Dopo le giornate di sole e caldo, torna nuovamente la pioggia in provincia di Ferrara. La Protezione Civile dell'Emilia-Romagna ha infatti emanato un'allerta gialla per temporali valida dalla mezzanotte di domenica 4 a quella di lunedì 5 maggio per tutto il territorio ferrarese

Fino ad oggi sono risultate utili per tamponare l’emergenze posti letto nel periodo Covid e in seguito per smaltire gli accessi in pronto soccorso. Ora però che Quisisana e Salus hanno raggiunto i limiti di budget si assiste a un blocco in entrata di pazienti acuti e lungodegenti dal 23 ottobre scorso.

Su questo aspetto è intervenuto il presidente provinciale dell’Aiop Lino Riemma, che è anche amministratore della Salus, per far presente che “le case di cura Quisisana e Salus da sempre svolgono le attività di medicina generale e lungodegenza post-acuti in regime di accreditamento in piena integrazione con il servizio pubblico”.

I pazienti provengono alle strutture dal pronto soccorso “in un numero che viene determinato non dalle case di cura ma bensì dalle esigenze epidemiologiche (come nel caso della pandemia da Covid-19) che si manifestano nella popolazione durante il corso dell’anno. La messa a disposizione dei posti Ietto è totale e l’utilizzo determinato dalle esigenze del PS”.

Aiop specifica che “Quisisana e Salus sono sempre pronte a ricevere pazienti fino alla massima capienza”, ma “i giusti limiti economici contenuti nei contratti di committenza non possono tener conto delle situationi di emergenza che nessun altro può soddisfare e che la Regione ha sempre riconosciuto in extra budget”.

E “il personale medico e paramedico non può essere messo in mobilità improvvisa e senza una programmazione che salvaguardi dai rischi di una grave perdita di personale qualificato sempre più difficile da reperire”.

Anche perché nei due ospedali privati “l’attività privatisttca è pressoché inesistente ed è stata ridotta ai minimi termini per espressa richiesta daIl’Ausl ritenendo inappropriato il ricovero fatto dalle cliniche del paziente inviatogli direttamente dai medico di medicina generale (anche detto medico di base) senza passaggio dal Pronto Soccorso e che, per tale ragione, non sarebbe stato rimborsato”.

Su queste basi Aiop auspicava di “poter a breve riprendere con la direzione generale Asl la discussione sul tema nell’interesse di tutte le parti”.

E la risposta della direzione aziendale non tarda ad arrivare: in primo luogo Via Cassoli ribadisce la disponibilità ad effettuare nuovi incontri, come richiesto anche da Aiop, e assicura che “non è mai mancata, da parte dell’azienda, la disponibilità al dialogo, all’interno di un quadro chiaro della situazione”.

L’Ausl fa presente che Quisisana e Salus sono ospedali privati accreditati che operano anche sul libero mercato e con i quali l’Azienda Usl “ha attivato accordi di committenza, debitamente condivisi e firmati”.

Tali accordi di committenza, ”che si aggiungono all’attività privata che le strutture effettuano, sono triennali e hanno un valore di 14 milioni di euro. Scadono a fine anno (tra due mesi) e dopo il rinnovo l’attività potrà ripartire con l’obiettivo di non superare nuovamente i tetti di spesa previsti”.

“Non possono essere imputate all’Azienda – chiude la nota dell’Ausl -, che si sta organizzando per dare comunque risposte adeguate ai cittadini, problematiche di gestione del personale da parte delle due strutture, che rientrano nella gestione complessiva delle stesse”.

Rimane la preoccupazione delle due strutture, che si concentra prevalentemente sul rischio di perdita di competenze mediche infermieristiche e assistenzionali, formate dalle strutture stesse, e difficilmente recuperabili nel breve periodo. Si parla almeno di duecento persone che potrebbero prendere strade diverse.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com