Nella serata del 2 novembre, presso l’Ado di Ferrara, si è spento a 55 anni Luca Lanzoni. Era tornato a Ferrara da Cartagena dove insegnava presso l’Università. Lo ricorda l’amico Gianfranco Franz raccontando la vicinanza della moglie e dei figli ma anche le sue grandi doti umane e professionali.
“Luca – scrive Franz – era stato colpito a luglio da una violentissima forma di Sla fulminante mentre era a Cartagena, in Spagna, dove insegnava all’Università ed era tornato a Ferrara a fine agosto già in condizioni critiche”. Nel 1991 faceva parte degli studenti che contribuirono alla nascita della Facoltà di Architettura di Ferrara. “Lo conobbi nel ‘92/93 quando arrivai a Ferrara come assistente. Insieme ad altri, Luca fu protagonista di tanti workshop organizzati da Paolo Ceccarelli e da Daniele Pini e in tutti noi resterà per sempre la memoria dei workshop a Essaouira, in Marocco”.
Poco dopo la laurea inizia a lavorare per l’Unesco con Daniele Pini e “per la Banca mondiale a diversi progetti di ricostruzione nei Balcani Occidentali, un impegno che anche di recente stava affrontando per il Kossovo”. Nel 2009 fece parte del gruppo di persone che “diedero vita al Master Internazionale EcoPolis e in tanti lo ricordiamo impegnato in numerosi luoghi dell’America Latina ma, soprattutto, nel suo amato Cile e nell’Isola di Pasqua”.
“Nel 2012 – ricorda Franz -, insieme ad altri quattro amici ferraresi, con Luca Lanzoni, per divertimento ma anche per sfida alle pratiche correnti, fondammo Città della Cultura/Cultura della Città e ci inventammo tre eventi di urbanistica tattica, come si dice oggi: ‘A click forward’ all’interno di ciò che restava del Mercato coperto di Ferrara. Un successo di pubblico (grazie alla presenza del compianto Philippe Daverio), che le due amministrazioni, la passata e l’attuale, non capirono tanto che ancora si producono progetti di recupero; ‘Io riapro il Teatro Verdi’. Se oggi Ferrara ha nuovamente agibile il Teatro Verdi e una delle piazze più frequentate dai giovani universitari al posto di un triste parcheggio, è stato proprio grazie a quell’evento per il quale Luca progettò e realizzò il primo crowdfunding italiano per la riapertura di un bene culturale”.
Nel maggio scorso era stato ospite proprio di Gianfranco Franz tenendo a Unife una lezione su “casi europei di rigenerazione urbana perché negli anni era stato nominato nel panel degli esperti europei per programmi di finanziamento come Urbact”. Insieme lavoravano “a un progetto europeo che avevamo iniziato a scrivere circa due anni fa in compagnia di un altro dei giovani EcoPolis oggi professionista di euro-progettazione a Strasburgo”.
“Caro Luca – lo ricorda Franz -, il destino non è stato generoso con te. Vederti nelle tue ultime ore, domenica, è stato terribile anche perché tu, ormai devastato nel fisico, eri perfettamente lucido e consapevole di cosa sarebbe accaduto. Riposa in pace”.
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