Una vasta area verde privata che verrà messa a disposizione della comunità ferrarese: è questo il significato, inedito, del progetto di riqualificazione dei “Giardini di Cuniola”, messo a punto per il contesto urbano della frazione di San Martino di Ferrara, che si si sviluppa lungo un asse di un chilometro e si colloca all’interno di un’area complessiva di circa 1000 ettari.
L’avvio del piano esecutivo del progetto è stato presentato martedì 31 ottobre nella sala dell’Arengo della residenza municipale di Ferrara. Il progetto è il risultato della procedura concorsuale curata dalla società di progettazione Palazzo Bentivoglio lab in accordo con il Comune di Ferrara e il coinvolgimento del Consiglio nazionale degli architetti. La messa in funzione della prima parte dei Giardini di Cuniola è prevista entro la fine del 2024.
“Siamo al culmine del percorso di sviluppo di un progetto sul territorio con ampie sinergie – ha sottolineato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri – che interessa una magnifica area agricola di un migliaio di ettari che ha caratteri culturali, architettonici e ambientali antichi, che vogliamo veder rinascere. Un percorso iniziato in epoca Covid e giunto ora alle fasi attuative.
Il modello in campo unisce pubblico e privato per la tutela, la valorizzazione storica e lo sviluppo territoriale, mettendo in campo professionalità locali, giovani, idee, qualità e merito. Come amministrazione abbiamo sempre promosso forme di partnership analoghe, uniche in grado di attuare progetti di questo tipo.
Questo cammino realizzato insieme dà un particolare senso al lavoro urbanistico, ambientale e culturale per valorizzare l’esistente facendo bellezza”.
Il Modello Cuniola, ideato da Palazzo Bentivoglio Lab, è definito “unico precedente a livello nazionale di questo tipo di rapporto pubblico-privato” e ha messo in relazione tutti i soggetti interessati ad un intervento di rigenerazione: Comune di Ferrara, Consiglio Nazionale Architetti, Proprietà, Ordine degli Architetti Territoriale, la comunità, considerata come vero destinatario dell’intervento.
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