“Problematiche difficili in Reumatologia: scenari complessi nella gestione delle malattie reumatologiche”, questo il titolo dell’evento scientifico in corso fino a oggi sabato 28 ottobre a Ferrara, presso palazzo Roverella in corso Giovecca 47.
Il corso, giunto alla sua 21ª edizione, è nato nel 2002 per volontà del professor Francesco Trotta, allora direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara. Dal 2010, la responsabilità scientifica dell’appuntamento è stata assunta dal suo allievo, il professor Marcello Govoni, attuale direttore della Reumatologia del Sant’Anna di Ferrara.
All’evento parteciperanno i maggiori esperti sui temi selezionati e professionisti delle principali scuole reumatologiche italiane. Le due giornate si propongono l’obiettivo di offrire un approfondimento su tematiche di grande attualità e rilevanza clinica, non solo per lo specialista reumatologo, ma anche e soprattutto per i giovani specialisti che si apprestano, o hanno appena iniziato, il proprio percorso professionale.
L’appuntamento scientifico si articolerà in sei sessioni. La prima sarà dedicata all’artrite reumatoide difficile da trattare, con un approfondimento sul ruolo dei farmaci Jak inibitori. Oggetto della seconda sessione, dedicata al lupus eritematoso sistemico, sarà la terapia di alcune importanti manifestazioni della malattia, come le forme refrattarie di nefrite lupica e le manifestazioni ematologiche. Nella terza sessione, dedicata alle vasculiti sistemiche, sarà approfondita la gestione terapeutica di queste patologie. La quarta sessione, che chiuderà la prima giornata, sarà dedicata alla sindrome di Sjogren, una malattia caratterizzata da un’ampia variabilità di gravità clinica.
La seconda giornata del convegno si aprirà con la quinta sessione, dedicata alle spondiloartriti, con un focus sull’artropatia psoriasica e sull’impiego dei farmaci Jak inibitori, recentemente messi a disposizione dei clinici, per il trattamento di questa patologia. La sesta sessione vedrà un approfondimento sulla Fisiopatologia e clinica delle sindromi da edema midollare dell’osso e sull’osteonecrosi mandibolare. L’evento si concluderà con una lettura magistrale dedicata ad un aggiornamento sulla sindrome Vexas, una rara patologia di recente individuazione. Durante entrambe le giornate ampio spazio sarà dedicato alla discussione ed al confronto in aula con i docenti.
L’impronta fortemente clinica del corso ha come obiettivo quello di consentire ai partecipanti di incrementare il proprio bagaglio culturale e professionale, con indicazioni pratiche per una sempre più appropriata gestione di situazioni cliniche complesse e, talora, di non comune riscontro nella pratica clinica, alla luce dei più recenti ed innovativi contributi scientifici.
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