Attualità
28 Ottobre 2023
Ramaciotti: "Una struttura all'avanguardia che va ad arricchire il nostro patrimonio architettonico"

Un nuovo polo didattico a Cona per Unife

(Foto di Riccardo Giori)
di Redazione | 3 min

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Cinquemila metri quadrati, può accogliere al suo interno circa 1400 persone, 5 aule didattiche tre sale studi e una palestra per un costo di ventidue milioni e ottocentomila euro. “Una struttura all’avanguardia che va ad arricchire il nostro patrimoni architettonico” dice la rettrice Laura Ramaciotti nel presentare il nuovo polo didattico dell’Università di Ferrara a Cona, prospiciente all’ospedale Sant’Anna. Accanto a lei Marcella Gargano, direttrice generale delle Istituzioni della Formazione Superiore del Mur (Ministero dell’Istruzione e della ricerca), Monica Calamai, direttrice generale delle Aziende Sanitarie ferraresi e Cristina Coletti assessora con delega alle politiche sociali dal comune di Ferrara in rappresentanza del sindaco Alan Fabbri.

In platea, oltre a numerosi studenti e ospiti, anche il prefetto Massimo Marchesiello e Marcella Zappaterra capogruppo Pd in consiglio regionale. “Un risultato – continua Ramaciotti – realizzato dall’Ateneo ma frutto della collaborazione con tutte le istituzioni“, un progetto che nasce dal precedente rettore Giorgio Zauli e “motivo di grandissimo orgoglio” per colei che ne ha preso il posto.

Molto onorata si dice anche Marcella Gargano oltre a essere “molto contenta di vederlo già operativo”. Colpita soprattutto dagli spazi di aggregazione ma anche dalla “palestra con funzionalità eterogenee”. Una palestra che non sarà solo servizio ma anche luogo di studio per studenti come quelli di fisioterapia. “Spazi funzionali” collegati direttamente all’ospedale con cui ci sarà una stretta collaborazione.

A confermarlo la stessa Monica Calamai che sottolinea come invito e nuovo polo siano “simbolo della profonda integrazione tra le Aziende ospedaliere e l’Università”. Un “momento particolare” lo definisce la Calami perché “va oltre l’inaugurazione dell’edificio” e la “parte più sigificativa” saranno “i contenuti con cui questo spazio è stato e sarà riempito”. Contenuti utili all’arricchimento degli studenti che sono “la speranza per il futuro”

“Un onore – dice Cristina Coletti – partecipare oggi a una giornata così importante per il nostro territorio”. Oltre a ringraziare ministero, Ausl e Università “che con questa collaborazione mettono un importante mattone sul benessere socio sanitario del nostro territorio”. Una collaborazione che ha portato alla realizzazione di un edifico semplice, a forma di L, con due piani e una parte libera (quella nell’angolo tra i due lati) lasciata ad area verde.

(Foto di Riccardo Giori)

La superficie totale, come anticipato, è circa 5.100 mq con ampi spazi aggregativi al piano terra dai quali si raggiunge una sala conferenze da 482 posti, due aule didattiche, una da 240 e una da 190 posti, due sale studio e una palestra a disposizione di studenti e personale. Al piano primo si trovano invece altre due aule, una da 208 posti e una da 52 posti, oltre a un laboratorio di informatica da 63 posti, un laboratorio di simulazione ad alta fedeltà. Come al piano terra anche al primo si incontra una sala studio su due livelli mentre 10 uffici e una sala riunioni lo completano.

Si tratta di spazi costruiti per rispondere alle nuove esigenze dell’Ateneo come l’aumento degli studenti nei corsi di Medicina e Chirurgia e delle professioni sanitarie. Il riscaldamento e raffreddamento oltre all’acqua calda sanitaria sono garantiti da 2 pompe di calore geotermiche con un campo di sonde geotermiche di profondità 100 metri. L’alimentazione elettrica è invece garantita dai pannelli fotovoltaici presenti sul parcheggio adiacente che garantiscono l’intero fabbisogno.

Il costo dell’opera è di 22.800.000 euro compresi di forniture finanziati per 17.024.714,40 euro dall’Università degli Studi di Ferrara, con riserve vincolate di patrimonio e senza gravarla di debiti. I restanti 5.775.285,60 euro sono stati finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca con il Fondo investimenti edilizia universitaria 2019-2033. L’Università si è aggiudicata i fondi arrivando sesta nella graduatoria su trentasette partecipanti al bando per assicurarsi i fondi.

(Foto di Riccardo Giori)

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