di Pietro Perelli
Cinquemila metri quadrati, può accogliere al suo interno circa 1400 persone, 5 aule didattiche tre sale studi e una palestra per un costo di ventidue milioni e ottocentomila euro. “Una struttura all’avanguardia che va ad arricchire il nostro patrimoni architettonico” dice la rettrice Laura Ramaciotti nel presentare il nuovo polo didattico dell’Università di Ferrara a Cona, prospiciente all’ospedale Sant’Anna. Accanto a lei Marcella Gargano, direttrice generale delle Istituzioni della Formazione Superiore del Mur (Ministero dell’Istruzione e della ricerca), Monica Calamai, direttrice generale delle Aziende Sanitarie ferraresi e Cristina Coletti assessora con delega alle politiche sociali dal comune di Ferrara in rappresentanza del sindaco Alan Fabbri.
In platea, oltre a numerosi studenti e ospiti, anche il prefetto Massimo Marchesiello e Marcella Zappaterra capogruppo Pd in consiglio regionale. “Un risultato – continua Ramaciotti – realizzato dall’Ateneo ma frutto della collaborazione con tutte le istituzioni“, un progetto che nasce dal precedente rettore Giorgio Zauli e “motivo di grandissimo orgoglio” per colei che ne ha preso il posto.
Molto onorata si dice anche Marcella Gargano oltre a essere “molto contenta di vederlo già operativo”. Colpita soprattutto dagli spazi di aggregazione ma anche dalla “palestra con funzionalità eterogenee”. Una palestra che non sarà solo servizio ma anche luogo di studio per studenti come quelli di fisioterapia. “Spazi funzionali” collegati direttamente all’ospedale con cui ci sarà una stretta collaborazione.
A confermarlo la stessa Monica Calamai che sottolinea come invito e nuovo polo siano “simbolo della profonda integrazione tra le Aziende ospedaliere e l’Università”. Un “momento particolare” lo definisce la Calami perché “va oltre l’inaugurazione dell’edificio” e la “parte più sigificativa” saranno “i contenuti con cui questo spazio è stato e sarà riempito”. Contenuti utili all’arricchimento degli studenti che sono “la speranza per il futuro”.
“Un onore – dice Cristina Coletti – partecipare oggi a una giornata così importante per il nostro territorio”. Oltre a ringraziare ministero, Ausl e Università “che con questa collaborazione mettono un importante mattone sul benessere socio sanitario del nostro territorio”. Una collaborazione che ha portato alla realizzazione di un edifico semplice, a forma di L, con due piani e una parte libera (quella nell’angolo tra i due lati) lasciata ad area verde.