Nel pieno dei parchi di Nervi, quasi ‘affacciata’ sul mare, l’opera di Giovanni Boldini, prestata dal Comune di Ferrara, dal titolo “La contessa de Leusse” continua a mostrarsi al pubblico di Genova nella suggestiva villa Grimaldi Fassio, al museo Raccolte Frugone. Ieri a far visita alla mostra, che custodisce il prezioso dipinto ferrarese dell’autore nato nella città estense il 31 dicembre 1842, è stato il sindaco Alan Fabbri, nel capoluogo ligure per partecipare alla 40esima Assemblea Anci, come vicepresidente regionale e come delegato nazionale in materia di ‘Politiche istituzionali, riforme e autonomie’.
“Negli ultimi anni – dice il sindaco – opere di Boldini provenienti da Ferrara sono state mostrate al pubblico di Parigi, Torino, Bologna, Asti. E ora di Genova. Questa è un’occasione speciale perché questo scambio dà l’avvio a una collaborazione tra le due istituzioni che porterà a Ferrara, non appena il complesso di palazzo Massari sarà riaperto, le opere di Boldini appartenenti alla collezione genovese. Una collaborazione nel segno dell’arte”.
Il prestito del capolavoro di Boldini è stato deliberato dalla giunta nella seduta del 20 giugno. In mostra l’affascinante contessa de Leusse dialoga con il celebre e magnetico ritratto di Miss Bell, sempre un olio su tela di dimensioni analoghe, diventata l’immagine-simbolo delle Raccolte Frugone (la sede espositiva, parte del polo dei Musei di Nervi). Non a caso il titolo scelto è: “Dialogo tra due ‘divine’ di Giovanni Boldini”.
Intanto un’altra mostra – che ha al centro l’autore – si apre oggi a Torino. Qui, a palazzo Madama, è esposta un’altra famosa opera del grande interprete della Belle Époque proveniente dalle collezioni civiche di Ferrara. Si tratta del dipinto “Fuoco d’artificio”, un olio su tela del 1890 circa, di 2 metri d’altezza per circa un metro di larghezza, protagonista del percorso dell’esposizione “Liberty. Torino Capitale”, a cura di Palazzo Madama e della SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino con la collaborazione di MondoMostre (fino al 10 giugno 2024).
Come ha spiegato l’assessore Marco Gulinelli, che in giunta ha portato la delibera per il prestito dell’opera: “La mostra celebra l’arte Liberty in Italia, che incarna esteticamente il desiderio di cambiamento diffusosi all’ inizio del secolo scorso. In questo contesto ‘l’eterno femminino’ assume un ruolo centrale e preponderante e il dipinto del Museo Boldini ne è la perfetta rappresentazione”.
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