Non un attacco specifico alla consigliera regionale Marcella Zappaterra, ma alla politica in generale. È questa l’interpretazione che fornisce il vicesindaco Nicola Lodi a quel “per tanto altro” che gli è costato una denuncia per diffamazione dalla capogruppo Pd nell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna,

La propria versione dei fatti, il numero due della giunta guidata da Alan Fabbri, l’ha raccontata ieri (lunedì 23 ottobre) in tribunale, sentito in aula davanti al giudice Giovanni Solinas.

Il caso è quello relativo alla diretta Facebook del 4 dicembre 2020, quando Lodi faceva “chiarezza” sull’indagine che lo vedeva coinvolto nel caso trenino (la sua posizione è stata archiviata, ndr), affermando: “Io ho sempre attaccato la politica condannata e lo abbiamo visto…dal caso Coccinelle a un consigliere regionale tuttora in Consiglio condannata per danni erariali, per tanto altro”.

Proprio quel “per tanto altro” pronunciato da Lodi, è stato di troppo secondo la ex presidente della Provincia, che ha deciso di querelare, non trovando le parole del vicesindaco “alcuna corrispondenza in nessun atto giudiziale, in alcuna altra sentenza, in alcuna altra indagine e l’insinuazione diventa pertanto inaccettabile“.

Al termine dell’udienza, il giudice ha rinviato all’11 dicembre per la discussione e la sentenza.