Attualità
23 Ottobre 2023
Mozione presentata alla giunta con la firma aggiuntiva del consigliere Bertolasi (Pd) nella quale si chiede anche una costante vigilanza e una campagna informativa

Ferraresi chiede di regolamentare le aree di sgambamento cani

di Redazione | 3 min

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La consigliera Anna Ferraresi del Gruppo Misto, appoggiata dal collega Pd Davide Bertolasi chiede a sindaco e giunta di “redigere tempestivamente un regolamento per l’accesso all’area di sgambamento cani, il quale dovrà disciplinare in modo chiaro sia gli oneri e obblighi del Comune, sia gli oneri – obblighi e divieti per i fruitori delle aree, affrontando e risolvendo tutte le criticità che potrebbero dar luogo a conflitti tra i fruitori dell’area”.

Di “esercitare una costante vigilanza sull’adeguato utilizzo dell’area di sgambamento, affidando tale responsabilità agli organi competenti, al fine di garantire il rispetto delle normative vigenti e promuovere la sicurezza all’interno di tali spazi”. E di “promuovere una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta alla comunità locale, allo scopo di educare tutti i fruitori delle aree di sgambamento sull’uso corretto delle stesse. Questa campagna dovrebbe sottolineare che queste aree sono spazi condivisi aperti a tutti, non spazi a uso privato, promuovendo così una cultura basata sul rispetto reciproco e una convivenza armoniosa”.

Le richieste a seguito di una dettagliata mozione nella quale si elencano problemi delle varie aree di sgambamento cani prese in esame. Aree nelle quali è offerto un vantaggio “sia ai cani che ai loro proprietari. Tuttavia, è essenziale rispettare le regole e agire con responsabilità per assicurare la sicurezza e il rispetto reciproco tra tutti gli utenti e i loro animali”.

“Purtroppo – scrive sempre Ferraresi -, le segnalazioni di alcuni residenti e frequentatori delle aree, evidenziano il fallimento del presunto patto di collaborazione tra il Comune di Ferrara e la comunità di riferimento, nella gestione delle aree di sgambamento nel territorio comunale”.

Ferraresi ritiene quindi “necessario fornire un’adeguata informazione ai proprietari dei cani che frequentano le aree di sgambamento riguardo al comportamento corretto all’interno di questi spazi dedicati”. 

Le aree visitate dalla consigliera Ferraresi sarebbero anche oggetto di incuria e tra le principali problematiche “deiezioni del cane non raccolte e abbandonate nell’apposito cestino dei rifiuti, che possono veicolare malattie batteriche e parassitarie; buche scavate dai cani e non coperte, creando potenziali pericoli per gli altri frequentatori dell’area; ciotole d’acqua stagnanti e sporche a terra, che possono rappresentare un rischio per la salute dei cani; tempi di permanenza prolungati nell’area, che possono portare alla formazione di gruppi dominanti di persone che dettano regole non scritte, trasformando l’area in un luogo di ritrovo piuttosto che un’area per l’attività dei cani; utilizzo improprio delle chiavi per l’apertura e la chiusura dei cancelli”.

Oltre a queste problematiche sarebbe importante anche regolare l’accesso dei bambini oltre che la somministrazione di cibo agli animali. Questa infatti, così come il prendere in braccio un cane di piccole dimensioni, potrebbe causare l’esuberanza di altri esemplari tali da rischiare di rendere pericolosa la situazione. Si tratta di pratiche da regolamentare dato che non sempre il proprietario di un cane ha piena coscienza e conoscenza delle abitudini da assumersi in un contesto con più animali.

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