di Nicolò Govoni

Non fa giri di parole coach Adriano Furlani al termine del secondo tracollo consecutivo del suo Ferrara Basket 2018: alla squadra manca la personalità per reagire alle avversità e si è visto anche nella trasferta in Romagna, che ha confermato le incertezze viste a San Lazzaro contro il Bologna Basket, mentre all’esordio con Piadena la reazione in un modo o nell’altro era arrivata.

“Contrariamente al solito sono entrato nello spogliatoio a fine partita, cosa che non faccio mai”, ha dichiarato l’allenatore estense. “Questa sera non c’era nessuna tensione emotiva: c’era una squadra affranta, e questo è il nostro limite attuale. La squadra sta soffrendo la situazione, l’incapacità a livello mentale di essere decisiva nel momento cruciale, perdendo di vista la partita non appena qualcosa va storto”.

“Ho fatto con loro questa riflessione”, continua il coach biancazzurro. “Non abbiamo la situazione in mano, né la percezione di noi stessi, perché siamo emotivamente in balìa degli eventi. Se una cosa va male, la partita si gira immediatamente. Anche se praticamente ci siamo allenati a ranghi compatti solamente venerdì, non voglio comunque cercare alibi per la sconfitta”.

E i Tigers, di fronte a questa situazione, non hanno fatto sconti: “Il nostro atteggiamento galvanizza gli avversari in certi momenti della partita: in tre match hanno tirato tutti con percentuali pazzesche da tre punti. Anche questa sera ci hanno fatto male, e abbiamo perso l’ennesima opportunità. C’è molta depressione, perché una squadra dipinta come quella che doveva provare a vincere il campionato si è arenata di fronte alle prime avvisaglie di un campionato che va giocato più con il cuore e l’entusiasmo. L’ho detto con i ragazzi: se siamo questi non possiamo pensare di essere una squadra vincente, ma una squadra che dovrà soffrire per vincere qualche partita”.