Attualità
16 Ottobre 2023
Nella nuova edizione del report annuale sulla qualità dell’acqua di rubinetto, il Gruppo Hera rendiconta il proprio impegno e fa il punto sulla complessità di un servizio essenziale come quello idrico. Nel Ferrarese investiti 85 milioni di euro in cinque anni

Hera in prima fila per un’acqua di qualità

di Redazione | 7 min

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Secondo operatore nazionale del comparto per volumi di acqua fornita, il Gruppo Hera pubblica per il 15° anno consecutivo il report In buone acque, unico esempio in Italia, dedicato alla qualità dell’acqua. La multiutility eroga questo servizio ogni giorno a 3,6 milioni di persone, garantendo qualità e continuità di una fornitura essenziale grazie a investimenti significativi in impianti e manutenzione: nel solo 2022 il Gruppo Hera ha destinato al ciclo idrico integrato circa 208 milioni di euro e gli investimenti totali sul territorio sono il 16% in più rispetto alla media italiana. Per quanto riguarda la provincia di Ferrara, nel quinquennio 2022-26 sono stati previsti investimenti per 85 milioni di euro, di cui 17 milioni nell’anno in corso.

Hera per una informazione più consapevole sul servizio idrico e i suoi costi

Avere le idee chiare in fatto di acqua non è semplice e proprio per questo il report fornisce alcune indicazioni.

Ad esempio, secondo il Libro bianco 2023 – Valore Acqua per l’Italia (The European House – Ambrosetti), oltre il 40% delle persone non sa che il servizio idrico comprende anche fognatura e depurazione, indispensabili per restituire all’ambiente un’acqua dalle caratteristiche idonee per esservi reimmessa: nelle bollette il 39% dell’importo va a coprire proprio questi costi.

Inoltre, solo il 12% delle persone conosce il costo del servizio per un metro cubo di acqua del rubinetto mentre la restante parte degli intervistati lo sovrastima o ignora del tutto. Nei territori Hera il costo medio per 1.000 litri di acqua è 2,3 euro, tra i più bassi d’Europa, poco più di 0,2 centesimi di euro al litro. Il suo utilizzo, al posto di quella in bottiglia, permetterebbe a una famiglia di tre persone un risparmio di oltre 570 euro all’anno.

A questo beneficio economico se ne aggiunge anche uno ambientale, costituito dal mancato consumo di plastica: il 53% dei clienti Hera beve acqua di rubinetto (sempre o a volte), evitando così l’utilizzo di circa 477 milioni di bottiglie di plastica e il loro trasporto. Se lo facesse il 100%, se ne eviterebbero oltre 1 miliardo.

Ma chi non beve acqua di rubinetto perché lo fa? Sempre dallo studio Ambrosetti emerge come primo timore un livello di sicurezza basso. L’Italia però è tra i Paesi europei con la qualità più elevata.

Operazione trasparenza: anche in bolletta e sul sito l’etichetta dell’acqua del proprio Comune

Nei territori serviti dalla multiutility vengono effettuate oltre 2.800 analisi al giorno, un milione all’anno, dai laboratori del Gruppo Hera ma anche da Romagna Acque e dalle Asl territoriali, e tutte confermano che l’acqua è buona e sicura, a basso tenore di sodio, ricca di oligoelementi e con valori di calcio, magnesio e potassio in linea con quelli delle acque minerali in bottiglia.

A questo proposito, nel report è possibile leggere l’etichetta dell’acqua con i valori, per ogni provincia, dei principali parametri analizzati, messi a confronto con i limiti di legge. Tra l’altro, è possibile verificare l’etichetta dell’acqua anche del proprio comune: è riportata nella bolletta e sul canale web di Hera dedicato all’acqua (gruppohera.it/acqua), dove si scoprono anche consigli su come risparmiare l’acqua corredati da una stima del risparmio per ognuno di essi, curiosità e risposte alle domande più ricorrenti.

Inoltre, con l’app gratuita l’Acquologo è possibile, tra le altre cose, essere avvisati sulle interruzioni programmate ed effettuare l’autolettura, mentre il Diario dei consumi – già disponibile per il 35% dei clienti di Hera e in graduale estensione – permette di confrontare i propri consumi di acqua con quelli di altri e potersi così migliorare.

Perché l’acqua è una risorsa preziosa e come tale occorre impegnarsi per risparmiarla e non sprecarla.

“L’acqua è un bene primario, come tale richiede operatori solidi, competenti e trasparenti. Come Gruppo Hera da anni diamo evidenza della nostra attività nel servizio idrico attraverso una rendicontazione chiara e completa – commenta Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera –. Il cambiamento climatico impone una gestione moderna della risorsa idrica, che ha un impatto decisivo sui cittadini e sull’intero ecosistema territoriale. La qualità e la sicurezza della risorsa idrica sono i due valori che il Gruppo persegue con risultati ancora al top nel settore grazie agli investimenti più alti della media italiana (nel 2022, 208 milioni destinati al ciclo idrico integrato, e gli investimenti totali sul territorio sono ben il 16% in più rispetto alla media italiana) che vanno nella direzione dell’innovazione e della resilienza. Uno per tutti il progetto di riuso delle acque depurate, in prevalenza a scopo irriguo, con l’obiettivo di riutilizzare almeno il 18% delle acque reflue depurate entro il 2030. Il patrimonio infrastrutturale del ciclo idrico gestito dal nostro Gruppo è inoltre caratterizzato da un alto tasso di innovazione: la digitalizzazione della rete è a buon punto, l’innovativa gestione dei processi operativi è poi caratterizzata da un elevato tasso di automazione e dall’intelligenza artificiale applicata alla manutenzione predittiva delle reti. Questo è il nostro modo di fare impresa, in piena coerenza con il nostro purpose, ovvero lo scopo, e in senso più ampio, la ragion d’essere del nostro Gruppo che racchiude i nostri valori, i nostri obiettivi ed esprime il ruolo “sociale” che vogliamo ricoprire sulle 3P Pianeta, Persone e Prosperità.”

Ferrara: il ruolo del fiume Po e la nuova condotta che porta l’acqua da Pontelagoscuro verso la zona ovest della città

La rete acquedottistica ferrarese in gestione al Gruppo Hera conta oltre 2.500 chilometri di condutture che servono circa 250 mila abitanti distribuiti in undici comuni, tra cui la stessa città di Ferrara.

Questa vasta infrastruttura è alimentata quasi esclusivamente da acque prelevate dal Po. Il fabbisogno dell’intera rete, infatti, è garantito per l’85% dalla centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro e dalla centrale di potabilizzazione di Stellata di Bondeno, entrambe poste sulle rive del grande fiume. Entrambe le centrali di potabilizzazione prelevano acqua dalle falde sotterranee presenti sotto al corso del fiume attraverso pozzi di subalveo, mentre solo a Pontelagoscuro sono anche presenti opere idrauliche per il prelievo delle acque superficiali che entrano in funzione a seconda dei livelli idrometrici del fiume.

Un impianto all’avanguardia, che ha permesso di affrontare le conseguenze dei cambiamenti climatici e quindi della siccità, anche grazie agli investimenti in nuove tecnologie finalizzate ad aumentare l’efficienza e la resilienza delle reti, anche potenziando l’automazione e il monitoraggio da remoto.

Proprio in quest’ottica, si è appena concluso il primo stralcio dell’intervento, a cura del Gruppo Hera, che contribuirà al potenziamento della rete idrica di Ferrara con il nuovo collegamento previsto tra Pontelagoscuro e la zona ovest della città di Ferrara. Questa prima fase, con l’allaccio della nuova importante condotta che ha compreso anche il Petrolchimico, prevede un investimento di 1.200.000 euro mentre nei prossimi anni saranno conclusi i successivi stralci del programma di rinnovo dell’importante infrastruttura, che rientra nel piano generale delle opere approvato da Atersir, l’ente regionale di regolazione per i servizi idrici e i rifiuti.

A Ferrara concluso il Water Safety Plan su tutto il territorio servito

Si chiamano Water Safety Plans e sono i piani previsti in ambito comunitario e nazionale per il controllo di tutte le fasi della filiera di produzione e distribuzione dell’acqua potabile. Attivo da sempre nel monitoraggio puntuale della propria acqua di rete, con performance di servizio in grado di garantire un’acqua potabile sicura e di qualità, il Gruppo Hera sta progressivamente sviluppando i Water Safety Plans nei propri sistemi acquedottistici: ad esempio a Ferrara sono già stati sviluppati per tutte le filiere (approvvigionamento e distribuzione) gestite da Hera.

Si tratta di uno strumento di prevenzione in più, che comprende sia ulteriori attività di analisi del rischio (approfondimenti incrociati con Arpae e Asl, sopralluoghi e programmi di manutenzione) sia nuove applicazioni tecnologiche. E’ il caso dell’installazione di strumentazione on-line per il monitoraggio continuo di alcuni parametri, i cosiddetti sistemi di controllo early warning, per intervenire con sempre maggiore tempestività in caso di anomalie. O ancora collaborazioni di grande respiro come quella con il Cnr che, attraverso l’utilizzo di una nanotecnologia a base di ossido di grafene, punta ad aumentare sempre più le performance dei sistemi di trattamento contro i micro-contaminanti. Di interesse è anche l’applicazione di sistemi a ultrasuoni attuata nei bacini di Pontelagoscuro a Ferrara per prevenire la proliferazione algale dovuta all’innalzamento delle temperature e, più in generale, ai cambiamenti climatici.

In buone acque: disponibile online e agli sportelli clienti

Il report tematico di sostenibilità del Gruppo Hera In buone acque è consultabile online all’indirizzo www.gruppohera.it/report e disponibile presso i principali sportelli clienti della multiutility.

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