Attualità
14 Ottobre 2023
Alloggi assegnati a nuclei italiani nel 57% dei casi. Fino al 2019 si avevano percentuali di Ue ed Extra Ue inferiori fino a dieci punti percentuali

Paradosso case popolari. Con la Lega nella nuova graduatoria aumenta a Ferrara la percentuale di stranieri

di Redazione | 3 min

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Ha il sapore del paradosso la 34esima graduatoria definitiva di assegnazione delle case popolari nel Comune di Ferrara. La notizia delle nuove assegnazioni arriva direttamente dall’ufficio comunicazione del sindaco Alan Fabbri, che si incentra sulle prime cento posizioni.

Nella ‘top hundred’ si vede l’assegnazione di case popolari a nuclei italiani nel 72% dei casi, e per il 50% ad anziani. Nei primi 100 figurano anche 41 famiglie in condizioni di fragilità e 28 nuclei al cui interno è presente una persona con disabilità.

Nel dettaglio, le domande inserite nella graduatoria sono 975. Di queste quelle ammesse sono 913, che vedono la presenza fra i richiedenti di 522 italiani (il 57% del totale), 583 famiglie, 242 single under 65, 110 nuclei fragili, 104 con disabili e 88 anziani. Il richiedente più giovane è una ragazza di 19 anni, mentre il più anziano è una donna di 92 anni.

E qui esce il numero che scombussola le carte: agli italiani va il 57% degli alloggi. E quindi agli stranieri il restante 43%: una percentuale paradossalmente superiore rispetto al passato. In particolare al passato precedente al governo leghista.

Nel Bilancio di sostenibilità di Acer Ferrara – cliccare qui per la verifica – si legge infatti che il peso degli stranieri (va detto, a livello provinciale e non comunale, anche se il numero di alloggi nella città capoluogo fa la parte del leone) era del 39,57% nel 2017 (il 29,41% considerando i soli cittadini extra Ue), del 30,56% nel 2018 (il 27,77% considerando i soli extra Ue) e al 32,62% nel 2019 (il 26, 74% di soli extra Ue).

Passiamo ora ai commenti di sindaco e assessora. “Anche questa nuova graduatoria esprime fortemente i criteri di assegnazione che abbiamo voluto introdurre, quindi: priorità ai ferraresi, e a chi da più tempo vive e lavora sul nostro territorio, attenzione puntuale alle esigenze delle persone con più necessità o che vivono situazioni di maggiore fragilità, esigenze intercettate anche con l’istituzione di graduatorie speciali – sostiene Fabbri -. Al di là di chi ha voluto farne oggetto di strumentalizzazioni politiche, pensiamo che questi criteri rispondano al buon senso e all’equità sociale. Continueremo su questa linea cercando di intercettare e rispondere con sempre maggiore puntualità alle situazioni di disagio, tutelando i cittadini”.

“Le assegnazioni – commenta l’assessore alle Politiche Abitative, Cristina Coletti – ci restituiscono la fotografia di un periodo complesso, in cui è primario rispondere con puntualità alle criticità sociali ed economiche del momento. In questi anni è stato condotto un lavoro improntato a ripristinare un principio di equità sociale finalizzato a restituire fiducia ai nuclei famigliari del territorio in difficoltà. Particolare attenzione alle fasce più deboli, concretizzata anche attraverso l’istituzione, fortemente voluta, di graduatorie speciali, dedicate a genitori separati o divorziati con affido dei figli, nuclei monogenitoriali e famiglie con anziani”.

Con la graduatoria definitiva Erp, sono state infatti approvate anche le nuove graduatorie speciali, che vedono l’inserimento di 7 famiglie con genitori separati o divorziati con affido anche condiviso dei figli, 5 nuclei monogenitoriali con figli minori fiscalmente a carico e 18 nuclei in cui sono presenti anziani over 65.

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