Economia e Lavoro
5 Ottobre 2023
All’Adi Design Museum di Milano, nell’ambito del quarto Rapporto 100 Italian Cultural Spaces Stories promosso da Fossa Bortolo e Symbola

La ferrarese Makros riconosciuta tra le cento eccellenze italiane

di Redazione | 2 min

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All’Adi Design Museum di Milano, nell’ambito del quarto Rapporto 100 Italian Cultural Spaces Stories promosso da Fossa Bortolo e Symbola, è stata riconosciuta tra le cento eccellenze italiane per Blockfire, il sistema di archiviazione dei beni culturali per la protezione dal fuoco, brevettato in Europa e Stati Uniti.

È l’azienda ferrarese Makros (associata Confindustria Emilia), insediata negli incubatori Sipro di via Saragat, fondata da Massimo Luise.

Il rapporto nasce per mettere in relazione qualità bellezza cultura innovazione Made In Italy, questo il senso, sintetizzato da Ermete Realacci (Presidente Symbola), Paolo Fassa (Presidente Fassa Bortolo), Luciano Galimberti (Presidente Adì), che hanno rimarcato “l’universo di soluzioni e tecnologie” che le imprese italiane sanno restituire a tutti i contenitori culturali di tutto il mondo, a partire dai Musei, grazie a creatività e competenze. Luce, clima, suono, allestimenti, questi sono solo alcuni degli aspetti sondati.

“C’è bisogno di un’opera d’arte per proteggere e conservare in modo impeccabile il patrimonio culturale. Blockfire di Makros – si legge testualmente nel rapporto – azienda che fonda la propria attività sulla salvaguardia dei beni, è un sistema di archiviazione compattabile, protettivo e resistente a fiamme e calore. Un brevetto attento, oltre al materiale documentario e artistico da conservare, al design, quindi agli ambienti”. Tra le realtà premiate, Cnr, Accademia della Scala, Studio Renzo Piano, Artemide. Soddisfatto Luise. “Non posso negare il mio orgoglio, per me e per il mio staff. Investiamo moltissimo in ricerca e sviluppo e riconoscimenti come questo ci confermano che abbiamo intrapreso la strada giusta e abbiamo una grande responsabilità. Proteggere l’arte significa renderla accessibile e fruibile, consentire di farne esperienza, divulgarla”. A chiudere i lavori, insistendo sul concetto di ‘reputazione’ del Made in Italy, stato Enzo Angeloni, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero Affari Esteri.

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