Attualità
4 Ottobre 2023
I cittadini di Baura lanciano una petizione per avviare i lavori alla piazza chiusa da due anni e mezzo a seguito di cedimenti ma anche per migliorarne la viabilità

Chiusura della piazza di Baura. “Da allora solo transenne dimenticate nelle erbacce”

di Redazione | 3 min

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“Due anni fa un cedimento strutturale al condotto sotterraneo, che scorre sotto alla piazza di Baura, ha imposto la chiusura parziale della piazza a fini precauzionali. Da allora più nulla. Solo transenne dimenticate nell’erbacce alte o cadute a terra per il vento di qualche fortunale”. Sono cittadini quelli che scrivono queste righe, cittadini esasperati da una situazione non più sostenibile. 

“I sacchetti di sabbia rotti e l’erba che cresce nelle fessurazioni dell’asfalto rendono ancora più chiaro il senso di totale abbandono e degrado dell’area”. Di quella che fu la piazza di Baura resta “il parcehggio auto, che spesso (in particolare durante le manifestazioni) si tramuta in un collo di bottiglia impedendo l’accesso non solo ai residenti, ma anche ai mezzi di soccorso”.

Ci sono poi problemi con i parcheggi e tra i residenti c’è “chi gentilmente invita a spostare l’auto in divieto di sosta e chi chiama i vigili urbani (che non arriveranno mai)”. Ma grossi problemi sono causati anche dalle manifestazioni che si svolgono per cui viene “addirittura monta una struttura per la corsa podistica davanti all’unico ingresso e uscita al quartiere residenziali di via Scornia”.

Vane le proteste dei cittadini pubblicate su canali social ma rimaste “inascoltate” anche a seguito delle “segnalazioni all’ufficio itinerante apecar del Comune di Ferrara”. Insomma, la chiusura della piazza e la conseguente modifica della viabilità, oltre a “causare gravi disagi”, accrescono “il desiderio di tornare alla normalità di un tempo”.

Proprio per questo i cittadini di Baura, e in particolare i residenti nel quartiere di via Scornia, “hanno lanciato una petizione, che ha raccolto un centinaio di firme, depositata all’Ufficio protocollo del Comune di Ferrara”. Tra le richieste quella dell’avvio dei lavori “per il ripristino del parcheggio e della viabilità stradale” necessaria “non solo dai residenti ma anche dai clienti delle attività commerciali in loco e dai genitori durante l’uscita da scuola dei figli”. Sempre alcuni cittadini fanno notare come “l’area interessata non è più idonea come punto di ammassamento della popolazione (di un intero paese) in caso di grave emergenza di Protezione Civile”.

Nel portare a termine i lavori i cittadini di Baura “auspicano che si sfrutti l’occasione per ammodernare la rete di tubazioni di servizi pubblici, quali acqua, luce, gas, e fognature che si snodano sotto alla piazza”. Viene però richiesta anche una modifica “all’attuale viabilità” che “non è in grado di supportare il traffico negli orari di punta”.  In ultimo viene richiesto “il ripristino delle sponde del Naviglio dentro l’abitato del paese, ovvero lungo via Scornia e via Pontegradella, gravemente danneggiare, durante le operazioni di drenaggio delle acque meteoriche”. Le “operazioni di drenaggio e scolo – continuano i cittadini – devono essere comprensibilmente ridimensionate alla portata di un canale quasi millenario e non più conforme ad assolvere tali carichi lavorativi; nonché causa di frame, smottamenti e cedimenti strutturali di ponti e condotti, spesso antiquati quanto i canali stessi”.

Molti i lavori richiesti, lavori “che si intrecciano tra loro” e che sono “frutto di mancate manutenzioni o di continui procrastinamenti” anche in “presenza di enti e amministrazioni pubbliche, che creano conflitti di competenze e responsabilità”. “Mancati avvisi pubblici, ritardi di ripristino e problemi secondari che si aggiungono con il passare del tempo – continuano – sono la preoccupazione dei residenti del paese di Baura che, a distanza di due anni e mezzo, temono che i lavori possano essere ulteriormente dimenticati o prolungati”.

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