Il 25 novembre di Ferrara porta in strada rabbia e richieste
Arrivano in tante, centinaia, nella Giornata contro la violenza sulle donne: giovani e giovanissime, studentesse, lavoratrici precarie, persone trans, ragazzi solidali
Arrivano in tante, centinaia, nella Giornata contro la violenza sulle donne: giovani e giovanissime, studentesse, lavoratrici precarie, persone trans, ragazzi solidali
Pauroso incidente su via Virgiliana, al passaggio a livello che si trova all'altezza della torre Senetica. A scontrarsi un treno regionale che procedeva sulla linea che porta a Suzzarra e un camion bisarca
L'Ars et Labor ritrova il sorriso nel derby tutto ferrarese col Mesola. I biancazzurri s'impongono con un 5 a 1 senza storia, dopo un primo tempo (finito 2 a 1) in cui gli ospiti hanno fatto il possibile per restare in gara, riuscendo anche a trovare il momentaneo pareggio
Le parole di Di Benedetto dopo la partita vinta al Mazza contro il Mesola
In diversi punti di Ferrara sono comparsi volantini con i nomi delle persone trans uccise nell'ultimo anno. Un'azione anonima poi rivendicata dai collettivi Ferrara Transfemminista e Out!* che, in occasione della Giornata internazionale in ricordo delle vittime di transfobia, hanno diffuso un comunicato dai toni netti e dolorosi
di Nicolò Govoni
Alfonso: 4,5. Esordio amarissimo in stagione: tocca ma non basta sul gol dell’1-0, si fa beffare anche la seconda da Shpendi; anche se, di certo, la difesa non lo aiuta.
Bruscagin: 5. Perde nettamente il duello personale con Donnarumma, che nel primo tempo fa quello che vuole sulla fascia, da cui arrivano il cross del primo gol e tanti pericoli. Si ricompone nel secondo tempo.
Peda: 5. Fermo immobile e insieme ad Arena rimane a guardare Shpendi che sigla il gol del vantaggio. Nel corso della partita fa un po’ meglio del compagno di reparto.
Arena: 4. Tanti, troppi errori nei 90 minuti. Ammonito e nervoso, la ciliegina sulla torta è la responsabilità assoluta sul terzo gol, quando si fa rubare palla da Kargbo innescando l’azione che chiude i conti definitivamente.
Tripaldelli 4,5. Praticamente mai in partita nel primo tempo. Nella ripresa sembra ingranare la marcia giusta, ma si fa male e lascia il campo al 56’.
Puletto 5. Prestazione opaca anche per lui, si prende anche il giallo quando scaglia via il pallone, evidenziando il grande nervosismo in casa biancazzurra: ma è difficile addossare troppe colpe a un ragazzo così giovane.
Bertini: 4,5. Non ha in mano le redini del centrocampo e non innesca mai cambi di ritmo: è in difficoltà come da tempo evidenzia la fascia mediana biancazzurra.
Maistro: 6. La squadra lo cerca per cercare di spaccare in due la difesa cesenate, tutte le azioni passano per i suoi piedi e prende anche tante botte: merita la sufficienza piena per caparbietà, corsa e impegno.
Siligardi: 5. Cresce nel secondo tempo, ma i guizzi sono troppo pochi. Serve l’assist per Antenucci e provoca la doppia occasione per la Spal nei minuti finali, ma da lui ci si aspetta sicuramente di più.
Antenucci: 6. Il solito lavoro sporco, i palloni giocabili sono pochi e commette qualche errore di troppo, ma da grande capitano ci crede fino al triplice fischio: si nota la sua frustrazione, ma riesce comunque a segnare il gol della bandiera.
Dalmonte: 4,5. Quando trova gli spazi giusti può fare male alla difesa cesenate, ma non incide mai, aggiungendo alla sua prestazione tanti persi.
Celia: 5,5. Entra al posto dell’infortunato Tripaldelli e fa sicuramente meglio del collega, con un cross pericoloso e un’imbucata che però non va a segno.
Rabbi: 5,5. Entra e ci mette grinta e corsa, senza tirarsi indietro.
Rao: 5,5. Al giovanissimo biancazzurro non manca di certo la buona volontà.
Collodel: 5,5. Nei pochi minuti in campo fa vedere di più di quanto fatto da Bertini nell’arco dell’intera partita.
Di Carlo: 4,5. La sua Spal non scende praticamente mai in campo, si sveglia solamente nel finale e si fa surclassare dal Cesena. Tocca a lui sbrogliare questa matassa di confusione generale, ma non sarà compito facile.
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