Morti sul lavoro, Ferrara tra le province più sicure dell’Emilia-Romagna
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Ai microfoni è arrivato anche Leonardo Mazza, uno dei migliori in campo: “Bisogna sempre farsi trovare pronti, è una mia qualità riconosciuta negli anni"
Vince 1 a 0 l'Ars et Labor, che - davanti ai 3.776 del Paolo Mazza - supera la Sampierana nello scontro diretto. La decide un gol di Ricci al 29' di una partita in cui i biancazzurri non vanno mai in sofferenza
È stato inaugurato ufficialmente questo pomeriggio, sabato 6 dicembre, il nuovo “Store Stadio” di Ferrara Calcio Ars et Labor – Erreà, il punto vendita dedicato al merchandising ufficiale della società biancazzurra
Li hanno visti sotto i portici della Coop di via Modena. Hanno bloccato l'auto in mezzo al parcheggio e sono scesi di corsa. Erano in tre. Uomini di circa 35 anni. Corrono verso due persone, maschi di circa 25 anni. Uno di questi due capisce subito le intenzioni del gruppo e corre verso il supermercato, rifugiandosi al suo interno
di Nicolò Govoni
Alfonso: 4,5. Esordio amarissimo in stagione: tocca ma non basta sul gol dell’1-0, si fa beffare anche la seconda da Shpendi; anche se, di certo, la difesa non lo aiuta.
Bruscagin: 5. Perde nettamente il duello personale con Donnarumma, che nel primo tempo fa quello che vuole sulla fascia, da cui arrivano il cross del primo gol e tanti pericoli. Si ricompone nel secondo tempo.
Peda: 5. Fermo immobile e insieme ad Arena rimane a guardare Shpendi che sigla il gol del vantaggio. Nel corso della partita fa un po’ meglio del compagno di reparto.
Arena: 4. Tanti, troppi errori nei 90 minuti. Ammonito e nervoso, la ciliegina sulla torta è la responsabilità assoluta sul terzo gol, quando si fa rubare palla da Kargbo innescando l’azione che chiude i conti definitivamente.
Tripaldelli 4,5. Praticamente mai in partita nel primo tempo. Nella ripresa sembra ingranare la marcia giusta, ma si fa male e lascia il campo al 56’.
Puletto 5. Prestazione opaca anche per lui, si prende anche il giallo quando scaglia via il pallone, evidenziando il grande nervosismo in casa biancazzurra: ma è difficile addossare troppe colpe a un ragazzo così giovane.
Bertini: 4,5. Non ha in mano le redini del centrocampo e non innesca mai cambi di ritmo: è in difficoltà come da tempo evidenzia la fascia mediana biancazzurra.
Maistro: 6. La squadra lo cerca per cercare di spaccare in due la difesa cesenate, tutte le azioni passano per i suoi piedi e prende anche tante botte: merita la sufficienza piena per caparbietà, corsa e impegno.
Siligardi: 5. Cresce nel secondo tempo, ma i guizzi sono troppo pochi. Serve l’assist per Antenucci e provoca la doppia occasione per la Spal nei minuti finali, ma da lui ci si aspetta sicuramente di più.
Antenucci: 6. Il solito lavoro sporco, i palloni giocabili sono pochi e commette qualche errore di troppo, ma da grande capitano ci crede fino al triplice fischio: si nota la sua frustrazione, ma riesce comunque a segnare il gol della bandiera.
Dalmonte: 4,5. Quando trova gli spazi giusti può fare male alla difesa cesenate, ma non incide mai, aggiungendo alla sua prestazione tanti persi.
Celia: 5,5. Entra al posto dell’infortunato Tripaldelli e fa sicuramente meglio del collega, con un cross pericoloso e un’imbucata che però non va a segno.
Rabbi: 5,5. Entra e ci mette grinta e corsa, senza tirarsi indietro.
Rao: 5,5. Al giovanissimo biancazzurro non manca di certo la buona volontà.
Collodel: 5,5. Nei pochi minuti in campo fa vedere di più di quanto fatto da Bertini nell’arco dell’intera partita.
Di Carlo: 4,5. La sua Spal non scende praticamente mai in campo, si sveglia solamente nel finale e si fa surclassare dal Cesena. Tocca a lui sbrogliare questa matassa di confusione generale, ma non sarà compito facile.
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