Scienza e tecnologia
27 Settembre 2023

Cosa devi sapere sulla disidrosi a mani e piedi

di Redazione | 3 min

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La conosciamo con il nome comune di disidrosi ma in medicina è nominata come “eczema disidrosico” o pompholix: si tratta di una tipologia di dermatite non comune che si riconosce per la comparsa di bollicine piene di liquido solitamente in zone come mani e piedi, soprattutto in prossimità delle dita. Chi ne soffre manifesta un forte prurito, spesso così intenso da essere insopportabile e mettere a dura prova la quotidianità.

 

Attualmente la medicina sta ancora facendo indagini e studi sulla patologia ma quello che sappiamo è che la disidrosi potrebbe essere causata da un forte stress psicofisico, dal contatto con sostanze a cui si è allergici ma anche da un eccessiva igiene delle mani con detergenti particolarmente aggressivi. La diagnosi è piuttosto rapida, dermatologi e medici già solo vedendo il soggetto e riconoscendone i sintomi possono iniziare ad offrire soluzioni ad hoc per il proprio paziente.

 

Ma cosa c’è da sapere di più? Quali sono le possibili terapie?

 

Le cause della disidrosi

 

Nonostante attualmente ancora siano sconosciute le precise cause della disidrosi, come segnalato precedentemente, sembra che il nesso con la dermatite atopica, l’allergia stagionale e stati di forte stress possano favorirne la comparsa.

 

Secondo i dati forniti, il 5% delle persone che soffrono di eczemi sono portati a soffrire di disidrosi a mani e piedi. Tra gli altri fattori di rischio si trovano esposizioni a materiali come il cromo, pelle ipersensibile ed infezioni micotiche ma anche una sudorazione eccessiva.

 

Pensi di soffrirne? Ecco i sintomi che sono un campanello d’allarme

 

La medicina è molto chiara, un medico specializzato e un dermatologo potrebbero riconoscerla ad occhio nudo ma tu come puoi essere certo di soffrirne? Quali sono i segnali di allarme che dovrebbero metterti in guardia?

 

Sicuramente il sintomo fisico: la comparsa di bollicine nella zona di dita e mani ma che talvolta possono arrivare persino ai piedi. Sono solitamente di misura piccola, non hanno nulla a che vedere con le vesciche causate dalle scarpe e solitamente si presentano in un gruppo numeroso.

 

Nella maggior parte dei pazienti sono accompagnate da rossore e prurito, ma in alcuni casi si arriva persino ad avvertire dolore. Cosa fare? Sicuramente è importante non grattarsi, perché potrebbe aumentarne il numero ma anche causare infezioni batteriche. La durata è solitamente periodica e può durare circa un mesetto per poi non tornare ma in altri può diventare cronica, quindi ripetersi nel tempo.

 

Cosa si può fare? I rimedi consigliati

 

La prima cosa da fare è rivolgersi ad uno specialista, possibilmente un dermatologo: il professionista dopo una visita prescriverà farmaci adatti come ad esempio impacchi ad azione antisettica, soluzioni con cui fare fasciature e talvolta creme locali a base cortisonica.

 

Le cure possono durare per diverso tempo, finché la guarigione della pelle non è avvenuta. I trattamenti per bocca vengono solitamente consigliati solo nei casi più gravi ma solitamente antibiotici e antimicotici da assumere in pastiglia sono evitati. In aggiunta, per trovare sollievo, si consiglia l’utilizzo di un sapone delicato e la possibilità di effettuare impacchi con acqua fredda per ridurre la sensazione di prurito.

 

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