“Apprezziamo l’azione del Governo per contenere il fenomeno dei granchi blu e sostenere le imprese danneggiate. Gli strumenti messi in campo dal ministro Lollobrigida accolgono molte delle richieste della cooperazione e sono un segno tangibile di vicinanza al settore. Per questo la manifestazione di protesta in programma domani a Ferrara è stata sospesa anche se resta lo stato di agitazione”. Così affermano i rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura – Agci Agrital e Agci Emilia-Romagna, Fedagripesca e Confcooperative Ferrara, Legacoop Agroalimentare e Pesca e Legacoop Estense – al termine del tavolo convocato presso il Masaf sull’emergenza granchio blu alla presenza del ministro Lollobrigida e del presidente della Commissione agricoltura del Senato De Carlo che sta seguendo i lavori di conversione in legge del decreto asset con i primi stanziamenti per il granchio.
Gli interventi governativi, spiega la cooperazione, puntano ad un sostegno concreto per i danni subiti e al via libera all’attività di pesca in aree attualmente non battute per valutare lo stato delle risorse e contenere l’espansione del granchio. “Bene l’impegno per rendere accessibili alle imprese i primi 2,9 milioni di euro stanziati ad agosto e lo stanziamento di nuove risorse per risarcire i costi del seme delle vongole che è stato mangiato dai granchi. Positive anche le aperture sulla pesca a strascico nelle tre miglia, ma resta da valutare con attenzione l’applicazione alla pesca degli strumenti previsti dal decreto legislativo 102/2004, ora appannaggio solo dell’agricoltura, che dovrebbero trasformare i pescatori, come detto dal ministro, in agricoltori del mare. Uno strumento questo che in agricoltura viene usato per la gestione, tra le altre cose, degli oneri sociali”, prosegue l’Alleanza.
C’è attesa anche per l’incontro con l’Abi in programma per capire come affrontare la questioni dei mutui e delle rate. “Fornire un aiuto in questo momento consente alle nostre cooperative e ai nostri consorzi di non chiudere le attività. Subito dopo dobbiamo capire come tornare a produrre nelle aree maggiormente colpite che vanno prima bonificata e poi rese nuovamente operative immettendo nuovo seme”, conclude l’Alleanza.
Sul punto interviene anche il senatore ferrarese di Fratelli d’Itlaia Alberto Balboni, che si ritiene “molto soddisfatto delle misure che il ministro dell’Agricoltura on. Lollobrigida ha annunciato durante l’incontro. Si tratta di un ulteriore finanziamento di € 10 milioni, che si aggiunge ai 3.4 milioni già stanziati, finalizzato ad indennizzare le i9mprese e le cooperative per i danni subiti, per i costi dello smaltimento e per l’acquisto di misure di protezione degli allevamenti nonché per l’acquisto di semina per ripopolare le aree desertificate dalla voracità del granchio blu”.
Inoltre, il ministro – riporta Balboni – ha garantito che prosegue il confronto con l’UE per ottenere la deroga ai regolamenti comunitari che vietano la pesca a strascico sotto costa, “perché è fondamentale intercettare i granchi prima che migrino in acque profonde a causa dell’abbassarsi delle temperature.Contemporaneamente vanno approfonditi gli studi scientifici volti a determinare le cause dell’esplosione della popolazione di granchio blu un po’ ovunque ma in particolare nelle zone costiere del Delta del Po in modo da mettere in campo misure di contrasto efficaci che al momento restano soltanto la cattura massiccia. Il ministro Lollobrigida, in occasione della sua visita a Goro lo scorso 24 agosto aveva promesso che non avrebbe lasciati soli i pescatori e così è stato”.
Intanto in Regione in Assemblea legislativa è in atti la discussione sul progetto di legge per chi ha subito danni nel 2023 e che prevede un milione di euro per il sostegno dell’acquacoltura contro i danni provocati dal granchio blu.
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