Lettere al Direttore
26 Settembre 2023

Governo Meloni e Cpr

di Redazione | 3 min

Con il governo Meloni viene conseguito il record dei Decreti legge. Sono quelle misure che diventano legge subito, appena decise dal governo, prima ancora di ricevere l’esame della Camera e del Senato. II nuovi CPR inclusi nell’ultimo decreto (Centri Permanenza Rimpatri) vengono dedicati ai migranti, e dovrebbero servire per rinchiuderli e per rimpatriarli. Gli verrebbe tolta la libertà appena conseguita.

Poi giustamente hanno escluso i minori. Li separano dai loro famigliari? Se la qualifica di pericolosi viene decisa al momento del loro arrivo, e attribuita da chi li riceve e non da un formale e fondato giudizio, muterebbe anche qualitativamente lo stato di diritto. Se, si ritengono necessari, almeno un centro per ogni regione, appartato e isolato, si ipotizza qualcosa di molto consistente, rinchiuso e costrittivo. Sarebbe esagerato definirli lager? Il sottosegretario leghista nella recente visita a Ferrara ha dichiarato “Siamo estremi difensori della necessità di costituire questi centri, vigilati e protetti, per allontanare i soggetti che hanno sentenze di condanna e che sono pericolosi per il paese”.

Ma i condannati non andrebbero messi in galera? O questi “centri” equivalgono alle stesse galere? Si è poi venuti a sapere che sarà chiesta dallo Stato una cauzione di 5.000 (4.938 euro) col pretesto di applicare, una norma europea del 2013, che consente a chi ne dispone di questa non piccola entità, di evitare la loro chiusura in questi centri. Allora se paghi eviti di essere rinchiuso. Una vera e propria vergogna.

Fin dal decreto Cutro, la presidente del consiglio ha dichiarato, che doveva essere lo strumento legislativo, per inseguire e perseguire in “tutto il globo terraqueo” gli scafisti, che sfruttano e dilapidano i migranti. Non so se l’Italia possa varare una legge di dimensioni mondiali, ma se lo dice la Presidente… A questo punto mi sovviene una domanda precisa, “quanti scafisti sono stati arrestati?” Fino ad ora leggendo i giornali e guardando i diversi servizi televisivi, non ne abbiamo visti, mentre invece si sono visti arrivare, tantissime persone, giovani, donne anche incinte e partorienti, e tanti bambini. Gente che scappa, fugge dalla paura, in cerca di salvarsi e sperare di vivere diversamente. Disperati e speranzosi. Sarebbe scelta scellerata rinchiuderli in una sorta di lager, ma è umano far compiere questo alle nostre istituzioni? Verrebbero colpiti non gli scafisti, ma le loro vittime.

Scoperto che la Germania aiuta i soccorritori dei migranti quando stanno annegando, i nostri governanti, accusano il governo tedesco di incrementare i fuggiaschi e non le persone salvate. Peraltro tantissimi stanno cambiando mezzo di navigazione, è divenuto molto diffuso l’uso dei barchini, ne arrivano tantissimi e non credo richiedano per la loro conduzione degli scafisti di professione.

Abbiamo gli imprenditori italiani costretti ad andare a caccia di lavoratori, dovrebbero assumere alla cieca su numeri prefissati, tante volte inferiori alle effettive necessità. La nostra popolazione è in costante calo. Il recupero richiede scelte qualitative per invertire una tendenza preoccupante e lunga, difficile e impegnativa da ottenere. Si valuti quanto si può avere dall’integrazione dei migranti. Perché non utilizzare l’opportunità di chi è disponibile a lavorare?

Siamo in presenza di un fenomeno che richiede non le dichiarazioni propagandistiche, non le strumentalizzazioni, non le dimostrazioni muscolari, ma capacità di governo che non si intravvedono.

Giorgio Bottoni

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