Le Case della Comunità si arricchiscono di una ulteriore figura professionale per rispondere in modo più completo ai bisogni dei cittadini: lo Psicologo di Comunità. Il nuovo servizio di Psicologia della Salute e di Comunità attivato dall’Azienda Usl di Ferrara è già disponibile dal mese di settembre nelle Case della Comunità di Ferrara, Comacchio e Bondeno.
Il servizio offre consultazioni orientate al sostegno psicologico nelle diverse fasi del ciclo di vita, in presenza di difficoltà di adattamento ad eventi stressanti come conflitti famigliari e di coppia, supporto alla genitorialità, patologie organiche croniche, lutti.
Oltre agli psicologi già presenti nelle Case della Comunità, che garantiscono consultazioni cliniche su richiesta dei medici di medicina generale, il progetto attuale amplia la loro presenza e approfondisce la loro funzione attraverso la stretta integrazione con gli Infermieri di Famiglia e di Comunità in una più stretta condivisione con le risorse del territorio (associazionismo, servizi sociali, terzo settore). Lo Psicologo riceve infatti con richiesta del Medico di Medicina Generale (MMG) di riferimento, su segnalazione degli Infermieri di famiglia e di comunità (IFeC) e di altri professionisti della rete dei servizi.
“Sappiamo ormai bene – spiegare il progetto è la dott.ssa Rachele Nanni, direttrice della Unità Operativa Psicologia Clinica e di Comunità dell’AUSL di Ferrara – , da un’ampia letteratura internazionale, come il disagio emotivo impatti in modo molto significativo sulla salute complessiva e sulla qualità della vita. Uno studio internazionale dell’OMS sui problemi psicologici nell’assistenza sanitaria generale, condotto in 15 siti di Assistenza Primaria in tutto il mondo, ha rivelato che i Medici di Medicina Generale identificano nel 23,4% dei loro assistiti un disturbo di natura psicologica, nella maggioranza dei casi non trattato” (Who, 2018).
L’obiettivo del progetto è quello di “intercettare precocemente un’ampia area di disagio con significative conseguenze sulla qualità di vita, che, proprio per la loro diffusione, vengono denominati Disturbi Emotivi Comuni (Iss, 2021) – spiega la dott.ssa Nanni -. Ci riferiamo con queste espressioni all’ampia gamma dei disturbi dell’adattamento a condizioni di stress acuto o cronico quali patologie organiche, caregiving, difficoltà relazionali, lutti, che impattano in modo significativo sulla qualità della vita. Presso la Casa della Comunità viene realizzato anche un supporto psicologico rivolto alle donne che vivono condizioni di violenza di genere per sostenerne il percorso di autonomizzazione”.
I modelli di intervento sono orientati non solo al trattamento precoce del disagio e alla prevenzione di condizioni patologiche più significative, ma anche alla promozione della salute nelle persone portatrici di condizioni di rischio, ad una funzione proattiva all’intercettazione precoce dei bisogni, al potenziamento ed alla collaborazione con le risorse di inclusione sociale presenti nella comunità come l’associazionismo, il volontariato, il terzo settore.
Le principali sedi sono il Distretto Ovest, Casa della Comunità di Bondeno in via Dazio n. 113/118; il Distretto Sud/Est, Casa della Comunità di Comacchio in via R. Felletti n. 2; il Distretto Centro Nord con la Casa della Comunità di Ferrara, Cittadella San Rocco in corso della Giovecca n. 203 e il Poliambulatorio Via Gandini n. 26 sempre a Ferrara.
Per informazioni è possibile lasciare un messaggio in segreteria o chiamare direttamente il professionista il lunedì o giovedì dalle ore 13.00 alle ore 15.00.
I contatti: indirizzo email psicologiacomunita@ausl.fe.it, cellulare 320 4341852.
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