Salute
21 Settembre 2023
Ora il territorio può contare su un nuovo servizio di assistenza territoriale

Ostellato, apre l’ambulatorio dell’Infermiere di famiglia e comunità

di Redazione | 4 min

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Ostellato. Un altro servizio di Infermiere di famiglia e di comunità (Ifec) arriva nel Basso Ferrarese. Da mercoledì 20 settembre a Ostellato è partito il nuovo servizio Ifec. Ha l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per la salute della comunità della frazione di San Giovanni di Ostellato, attraverso un’assistenza sempre più proattiva e vicina al paziente sul territorio.

L’Infermiere di famiglia e comunità è una figura professionale che nel Ferrarese è operativa dal dicembre 2021 e con questa nuova apertura si sta espandendo in modo sempre più capillare in tutti i comuni della provincia.

Il sindaco di Ostellato Elena Rossi dichiara: “Accolgo insieme alla Comunità di San Giovanni di Ostellato favorevolmente l’insediamento del nuovo ambulatorio di infermiere di famiglia e di comunità, che consentirà di avere un presidio sanitario territoriale vicino ai cittadini. Un presidio ancora più importante se si considera la carenza di medici di medicina generale che purtroppo riguarda anche il Comune di Ostellato ed in particolare la frazione di San Giovanni”.

La direttrice generale delle Aziende sanitarie di Ferrara Monica Calamai afferma che “puntare sull’infermiere di famiglia e di comunità è una scelta mirata ad un’assistenza infermieristica sul territorio sempre più proattiva e vicina al paziente in collaborazione con gli altri servizi e coi medici di medicina generale. Scelta che si addice molto bene al contesto del Ferrarese, soprattutto nelle aree più ‘rarefatte’ e periferiche. A Cento i due infermieri Ifec potranno sicuramente fornire un utile contributo”.

Soddisfazione anche da parte della direttrice del Distretto sanitario Est, Rita Maricchio, che afferma: “L’attivazione dell’ambulatorio Ifec anche a Ostellato è una importante innovazione nell’approccio alla assistenza perché garantirà la presenza di professionisti sul territorio in grado di leggere e intercettare i bisogni dei cittadini e superare la frammentazione tra servizi sanitari e sociali. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico.  Tra le attività su questo territorio, caratterizzato da una popolazione anziana in progressivo aumento per l’assistenza domiciliare, vi è l’assistenza alle famiglie con bisogni complessi, la presa in carico a 360 gradi del paziente e dei famigliari e l’integrazione con organizzazione e associazioni anche per la promozione della salute e della prevenzione”.

“Anche per questo territorio l’infermiere di famiglia e comunità sarà in grado di fornire risposte adeguate al contesto in cui opera” tiene a precisare la direttrice dell’area Tecnico-infermieristica di AuslFe Marika Colombi che sottolinea: “Si tratta inoltre di professionisti selezionati sulla base della loro ampia esperienza professionale e in base a criteri adeguati per riuscire a cogliere anche problematiche e disagi sociali che si potrebbero riverberare sulla salute del paziente”

La sede dell’ambulatorio è nella frazione di San Giovanni di Ostellato, in via Lidi Ferraresi n. 112. Il servizio Ifec è erogato dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 18 (il sabato fino alle ore 13) ed è aperto al pubblico senza appuntamento dal lunedì al sabato dalle ore 12 alle 13. I contatti: telefono 3341552814 – mail: ifc.sangiovostellato@ausl.fe.it. Infermiera di riferimento: Roberta Arveda

L’Infermiere di famiglia e di comunità svolge, inoltre, un ruolo assistenziale in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.

Un servizio sanitario importante pensato per fornire la massima assistenza, grazie anche all’utilizzo di percorsi protetti e dedicati che mettano a frutto le potenzialità di questa nuova figura fondamentale soprattutto in un’ottica di medicina del territorio sempre più forte e proattiva, che significa presa in carico più completa e a tutto tondo dell’utente in collaborazione con gli altri servizi e con il medico di medicina generale. Un approccio previsto, inoltre, sia nel Piano Sanitario della Regione Emilia Romagna sia nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza (Pnrr) del Governo.

COSA FA L’INFERMIERE DI FAMIGLIA E COMUNITÀ

Per ogni paziente viene predisposto un piano assistenziale personalizzato e quindi mirato ad una presa in carico complessiva e a tutto tondo, che va dalla prevenzione, all’assistenza e agli aspetti riabilitativi. Il professionista lavora in stretto raccordo col servizio di assistenza domiciliare, con il medico di famiglia dell’assistito e con le altre figure professionali che lo hanno in carico. E nel dettaglio:

  • Valuta, in stretta collaborazione con il medico di famiglia, i bisogni assistenziali dei cittadini nelle diverse fasi della vita (bambino, adolescente, adulto e anziano, famiglie e comunità)
  • Il suo ruolo è assistenziale e in particolare nell’ambito dei nuclei famigliari, sia al domicilio del paziente, sia in ambulatorio o nelle strutture intermedie e di lungodegenza in cui viene ricoverato.
  • Valuta i fattori di rischio presenti sul territorio informando ed educando i cittadini, le famiglie e la collettività, promuovendo interventi di prevenzione, incentivando miglioramenti degli stili di vita e correggendo i comportamenti sbagliati;
  • Supporta le famiglie in difficoltà ad individuare rapidamente eventuali problemi di natura assisenziale o sociosanitaria per collaborare alla loro risoluzione;
  • Facilita l’integrazione tra gli ospedali e i Servizi territoriali per dare una risposta appropriata ai bisogni di salute dell’individuo della famiglia e della comunità;
  • Collabora con tutti i Servizi dedicati alle persone: sanitari, sociali, associazioni di volontariato e di tutela dei cittadini ed enti locali facilitando i percorsi di integrazione e mettendo al centro dell’azione il cittadino.
  • È presente nel processo di educazione sanitaria per il potenziamento delle autonomie dei cittadini, dei loro familiari e dei loro caregiver, per offrire supporto e sostegno affinché riescano a trovare soluzioni ai loro problemi.

COME SI ATTIVA

Il servizio può essere attivato direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, tramite accesso diretto in ambulatorio, e-mail e contatto telefonico (vedi sopra).

Per ulteriori informazioni su servizi offerti, modalità di attivazione, orari e contatti, è possibile consultare il sito www.ausl.fe.it/argomenti/come-e-dove-curarmi/infermiere-di-famiglia-e-di-comunita

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