Mercoledì 20 settembre si è celebrata la Giornata Mondiale dei Tumori Ginecologici, nata per accendere i riflettori sui tumori della cervice, dell’ovaio, dell’endometrio e sui tumori rari di vulva e vagina. La ricorrenza si pone come obiettivo quello di informare tutta la popolazione femminile sull’importanza della prevenzione, delle cure adatte e sui fattori di rischio.
LO SCREENING DELL’AZIENDA USL
Per prevenire il carcinoma della cervice uterina – che rappresenta il quinto tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni di età e nel complesso l’1,3% di tutti quelli diagnosticati – sono a disposizione due potenti alleati: screening tramite Pap Test e Hpv Test e vaccinazione Hpv.
“Fare la scelta giusta in tema di prevenzione e diagnosi precoce – mette in evidenza la dottoressa Caterina Palmonari, responsabile dell’Unità Operativa di Epidemiologia, screening oncologici, programmi di promozione della salute dell’Azienda Usl di Ferrara – vuol dire aderire al percorso di screening, offerto gratuitamente a tutte le donne dai 25 ai 64 anni di età attraverso Pap-Test e Hpv test, molto efficaci nell’identificare precocemente lesioni pre-cancerose in modo da trattarle e risolverle prima che evolvano in carcinoma”.
Tra le principali cause del tumore alla cervice uterina, infatti, l’infezione da Papillomavirus umano (Hpv), trasmesso per via sessuale e molto frequente soprattutto nelle persone giovani. La maggior parte di queste infezioni regredisce spontaneamente. Il lasso di tempo tra l’infezione e lo sviluppo del tumore è lungo, ed è pertanto importante intercettare le lesioni e trattarle prima che queste degenerino.
“Nel 2022 – continua la dott.ssa Palmonari – presso il Centro Screening sono state invitate ad effettuare il test di primo livello per lo screening di prevenzione del tumore al collo dell’utero 19.632 donne. Nel 2022, all’interno del Servizio Salute Donna di Ferrara, sono stati effettuati 16.090 Hpv test e Pap test. Da questi test è risultato necessario inviare ad approfondimento diagnostico tramite colposcopia o ad eseguire, dopo 12 mesi, un altro test HPV, 835 donne”.
L’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, insieme all’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Usl (diretta dal dottor Fabrizio Corazza) di Ferrara svolgono un’attività di secondo livello; ovvero le donne sottoposte a screening presso le strutture ambulatoriali e consultoriali del territorio sono inviate in caso di positività ad eseguire presso queste sedi gli approfondimenti diagnostici e gli interventi necessari.
Sono quindi diversi i servizi che, all’interno dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, si occupano del trattamento e della cura di questa patologia, dando vita ad un importante percorso diagnostico e terapeutico.
L’UNITÀ OPERATIVA DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA DELL’OSPEDALE DI CONA
“I tumori dell’apparato genitale femminile – commentano il professor Pantaleo Greco e la dottoressa Ruby Martinello, rispettivamente direttore e dirigente medico dell’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – sono sempre stati al centro dell’attività assistenziale e di ricerca della Clinica Ostetrica e Ginecologica di Ferrara. Fu proprio nella nostra città che negli anni ’60 il prof. Tortora introdusse il pap test e avviò il programma di screening di massa del carcinoma del collo dell’utero. Da quel momento è stata una continua crescita in termini di numerosità di pazienti afferenti e di trattamenti effettuati per tutte le patologie oncologiche ginecologiche”.
La diagnosi precoce è garantita da servizi attivi quali la colposcopia, l’ecografia di secondo livello e l’isteroscopia. Ogni nuovo caso di tumore ginecologico viene affrontato dopo un inquadramento multidisciplinare e grazie all’ormai consolidato gruppo oncologico (Gom) che settimanalmente disegna le strategie diagnostico-terapeutiche personalizzate per ogni singola paziente. Il trattamento chirurgico si avvale di tecniche quali la chirurgia mininvasiva e, dove indicato, la ricerca del “linfonodo sentinella” anche con l’ausilio della Medicina Nucleare.
Il trattamento medico è affidato al reparto di Oncologia, secondo le attuali linee guida e il trattamento radioterapico al reparto di Radioterapia, dove con apparecchiature di ultima generazione sono possibili trattamenti sia di brachiterapia che di terapie a “fasci esterni”. Per il monitoraggio successivo è attivo un ambulatorio di “follow up” dove vengono seguite le pazienti per 5 anni, secondo protocolli internazionali.
In ambito oncologico, infine, la Clinica ginecologica prende parte a studi clinici controllati multicentrici e partecipa a ricerche scientifiche, grazie alla collaborazione con Istituti biologici dell’Università di Ferrara e di altre realtà italiane; questo per garantire sempre uno standard di qualità di cura e di sicurezza per tutte le pazienti.
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