Salute
17 Settembre 2023
La testimonianza dei professionisti che hanno fornito supporto alla famiglia di un bambino a cui è stato diagnosticato il diabete, educando anche gli insegnanti nella somministrazione della terapia

Infermiere di famiglia e comunità, assistenza a tutto tondo dalle case alle scuole

di Redazione | 4 min

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Gli eventi di divulgazione promossi dalle Aziende Sanitarie ferraresi in collaborazione con i Comitati Consultivi Misti in occasione della quinta Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti, che si celebra nella giornata di oggi, 17 settembre, hanno suscitato molto interesse sul territorio, a partire dall’Aperincontro della salute in sicurezza, che si è tenuto giovedì pomeriggio presso il centro sociale Rivana Garden.

La voce storica e autorevole del medico di medicina generale affiancata alla nuova figura dell’infermiere di famiglia e di comunità ha permesso di presentare in maniera completa e integrata l’offerta sanitaria garantita sul territorio, illustrando servizi ed esperienze pratiche dalla voce del medico di medicina generale Marcello Cavicchi, della coordinatrice Ifec Federica Bonamici e dell’infermiera di famiglia e di comunità Alice Ferri.

“Il nostro – spiega Bonamici – è un servizio capillare presente su tutto il territorio ferrarese, distribuito su tre distretti, per cui già sono attive 25 sedi ambulatoriali, con due Ifec che ci lavorano e che non prendono in carico solo i pazienti che hanno patologie ma che svolgono anche attività di prevenzione, informazione e orientamento ai servizi rivolti alla comunità. Sono quasi due anni di attività di questo servizio e sono state prese in carico molte persone, dai piccoli agli anziani, con un alto livello di gradimento”.

Sono state anche raccontate alcune storie di presa in carico globale, in trade union con il mondo sociale, a testimonianza dell’importanza di fornire assistenza non solo al paziente ma a tutta la famiglia e, in caso dei più giovani, in accordo con le scuole. È il caso di un bambino a cui nei mesi scorsi era stato diagnosticato il diabete, come racconta l’infermiera Alice Ferri: “La segnalazione è arrivata a noi, passando per la pediatra, che ha chiesto supporto per la famiglia. Siamo andati a trovarli nella loro casa, abbiamo supportato i genitori e il bambino nell’addestramento alla somministrazione della terapia, educandoli a gestire la patologia in generale e successivamente, alla presa in carico, ha fatto seguito l’interlocuzione con la scuola, coinvolgendo i docenti. Un aspetto importante è stata la relazione che si è creata con la famiglia. Siamo riusciti a creare un rapporto di fiducia, che ha portato il percorso ad avere esito positivo”.

L’incontro, a cui ha partecipato anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti che ha offerto il patrocinio, è stato moderato dalla professoressa Rosa Maria Gaudio, direttrice dell’Unità Operativa Interaziendale Gestione del Rischio Clinico, che ha messo in luce quanto sia di vitale importanza il coinvolgimento attivo dei pazienti, dei familiari e dalla comunità nella sicurezza dell’assistenza, tema scelto dall’Oms per la Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti.

Per coinvolgere tutto il territorio, nella mattinata di venerdì 15 settembre sono stati allestiti punti informativi presso Cittadella San Rocco, ospedale di Cento e Case della Comunità di Copparo, Bondeno, Portomaggiore-Ostellato in collaborazione con i Comitati Consultivi Misti (Ccm) dei tre distretti, presieduti da Laura Negrini (Centro Nord), Francesca Ventura (Sud Est), Nevio Finotelli (Ovest) e Lina Pavanelli (OspFe).

Gli operatori sanitari e i volontari presenti nei banchetti sono stati a disposizione per fornire ai cittadini informazioni inerenti la sicurezza delle cure e distribuire materiale informativo della campagna regionale “Sicurinsieme – Una sanità più sicura comincia da noi” che promuove piccoli gesti che possono fare la differenza per accedere e usufruire dei servizi sanitari in tutta sicurezza, contribuire a migliorare ulteriormente le cure e, soprattutto, ridurre i rischi.

Ecco le raccomandazioni principali: portare con sé la propria documentazione sanitaria quando si va dal medico, comunicare agli operatori le medicine che si stanno assumendo, seguire precise norme igieniche quando si va a far visita a un paziente in ospedale, evitare “passi falsi” per evitare il rischio di cadute, oggetto di un video educational che verrà pubblicato sui canali social delle Aziende sanitarie ferraresi.

Il contributo dei familiari e dei caregiver per la prevenzione delle cadute e della contenzione in ospedale è stato un tema affrontato anche nel corso della riunione plenaria con i Comitati Consultivi Misti che si è tenuta mercoledì pomeriggio presso l’Aula 6 del Polo Didattico di Cona, alla presenza della direttrice dell’Uoc Rischio Clinico professoressa Rosa Maria Gaudio e dei suoi collaboratori responsabili per la Sicurezza delle Cure OspFe e Ausl, Michele Chiarini ed Enrico Mazzoli.

Per l’occasione, nelle serate del 13, 14 e 15 settembre, la fontana di piazza della  Repubblica si è illuminata di arancione, il colore scelto per la Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti, istituita dall’Oms in concomitanza con la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita che si celebra il 17 settembre di ogni anno.

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