Dall’8 settembre al 26 dicembre, presso il Castello Estense di Ferrara, arriva la straordinaria mostra che riunisce per la prima volta le 700 copertine originali della storica rivista “Linus” dal 1965, data della sua fondazione, a oggi. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Ferrara, Fondazione Ferrara Arte, Fondazione Elisabetta Sgarbi, La nave di Teseo e Baldini+Castoldi.
In anteprima assoluta, ci sarà dunque una grande esposizione che attraversa i 58 anni della rivista “Linus”, concepita in occasione del centenario della nascita di Charles M. Schulz, l’autore dei mitici Peanuts. Da Giovanni Gandini, Umberto Eco e Oreste del Buono, fino all’attuale direzione di Elisabetta Sgarbi e Igort, la mostra è un viaggio nel colore, nelle idee, nella storia d’Italia, seguendo la rivoluzione a fumetti di “Linus” che ha contribuito a fare la storia culturale del nostro Paese.
“Ancora una volta Ferrara è da primato – commenta Alan Fabbri, sindaco di Ferrara
-. In questa felice occasione lo è perché per la prima volta si riuniscono – nel contesto unico del Castello Estense – le 700 copertine originali della storica rivista Linus, per fare della nostra città la destinazione di un viaggio lungo 58 anni, che ci farà rivivere gli anni dell’infanzia e la magia di molti ricordi”.
“Ringrazio Elisabetta Sgarbi, direttore della casa editrice La nave di Teseo e direttore responsabile della rivista Linus, fondata nel 1965 da Giovanni Gandini, per la grande opportunità concessa – agggiunge Marco Gulinelli, assessore alla cultura -. Entrare nel mondo di Linus, significa passare attraverso la porta del tempo che svela chi siamo arricchendoci di conoscenza, permettendoci di recuperare quell’obbiettività sul mondo che ci ruota intorno, dandoci la giusta lettura della vita. La rivista ha attraversato indenne il confine di due secoli, mantenendo il suo spirito innovatore: una storia affascinante che in oltre mezzo secolo ha visto transitare importanti illustratori e disegnatori come Crepax, Hugo Pratt, Tiziano Sclavi ma anche personaggi fondamentali della cultura italiana come Elio Vittorini, Oreste Del Buono, Umberto Eco”.
“Nella coraggiosa impresa de La nave di Teseo rientra anche Linus – sottolinea Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura e presidente della Fondazione Ferrara Arte -, che era nato nel 1965, campione di libertà quando io ero chiuso nel carcere del collegio salesiano “Manfredini” di Este. Le mie inquietudini, il mio spirito di ribellione, che si è configurato come un carattere distintivo negli anni, partono da lì. La storia di Linus cominciata nel 1965, con la mia irrimediabile malinconia di ragazzo triste, chiuso in collegio, culmina con la celebrazione della rivista che è cresciuta con me, e che oggi, da Presidente della Fondazione Ferrara Arte, accolgo a Ferrara e al Castello Estense, per raccontare la storia della mia generazione”.
“La eccezionalità e unicità della rivista ‘Linus’ viene raccontata in questa mostra che, attraverso le copertine e i numeri originali, ne ripercorre l’intera storia – interviene Elisabetta Sgarbi -. Ma c’è un racconto nel racconto: il nuovo corso di ‘Linus’ – determinato dall’ingresso della Nave di Teseo e dalla Direzione di Igort – è caratterizzato da un attento sguardo alla storia di ‘Linus’ e del fumetto e dalla attenzione costante a trovare nuovi tratti e nuove voci. Questa mostra esemplifica questa direzione bifronte, che caratterizza ogni vero progetto culturale. E il Castello Estense è il contesto più prestigioso in cui raccontare queste storie. E questa mostra sarebbe piaciuta molto a Umberto Eco”.
“‘Linus’ è una rivista-mondo che ha attraversato generazioni, nel corso della sua lunga vita – ricorda Igort, direttore editoriale della rivista –. È stata la prima antologia mai creata che raccoglieva strisce e fumetti nati sui quotidiani e offriva loro una nuova dimensione, quella del mensile, meno legata alla contingenza, e, naturalmente, nuovi lettori curiosi. Una rivista da leggere e rileggere, rivolta a tutti. Amo ‘Linus’, e mi piace invitare i lettori alla meraviglia e all’esplorazione delle storie disegnate. Per ritrovare lo spirito di quei pionieri che hanno fatto grande il mondo del fumetto”.
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