Triathlon, Peschiaroli si conferma Ironman, Dainese più forte delle aquile nell’extreme
Impegni sulla lunga distanza per gli atleti del Cus Ferrara triathlon che, in Italia e all'estero, hanno dato prova di coraggio e grande abnegazione
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L’estate del Palagym “Orlando Polmonari”, la casa della Palestra Ginnastica Ferrara, si tinge d’azzurro la settimana prossima con l’allenamento nazionale estivo per Allievi Gold e Silver Eccellenza della sezione di artistica maschile della Federazione Ginnastica d’Italia
Inarrestabile il giovane ferrarese, originario di Copparo, ai mondiali di nuoto di Singapore: Filippo Pelati, 18 anni, conquista un altro bronzo. Questa volta nel doppio misto tecnico con Lucrezia Ruggiero, con la quale sale sul podio con 228.0275
Giocatore di beach tennis di livello internazionale, il 23enne Andrea Veronesi è stato ricevuto nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara, in uno dei rari day-off della sua frenetica stagione sportiva
Lo Stadio del Nuoto di Riccione ha ospitato le finali regionali di categoria in vasca lunga, manifestazione che ha visto i migliori 30 classificati nei 50 e 100 metri e i migliori 20 nei 200 e 400 contendersi l’accesso alle finali del pomeriggio
Carlo Alberto Caniato tennista nato sportivamente al Cus Ferrara, ha giocato da protagonista lo slam degli Us Open di New York, entrando dalla porta principale del main draw, potendo usufruire di un “SE”, che nel gergo tennistico significa “special exempt”, un lasciapassare per meriti ad un giocatore che avrebbe dovuto partecipare alle qualificazioni.
Questo pass è stato conquistato dopo avere ottenuto nella settimana precedente, un quarto di finale nella tappa mondiale di grado 1 a Repentighy, comune del Canada, situato in Quebec.
In questo sobborgo di Montreal, Carlo Alberto, partito come numero 77 al mondo, è riuscito a sconfiggere il canadese Jason Huang per 61/62, il coreano Jeangiun Kim, 45 mondiale Itf, per 76/76 e l’Indiano numero 80 Itf Manas Dhamme per 26/62/63. Quarti e main draw New York raggiunti, ma nel turno sconfitta contro il numero 20 al mondo, l’estone Oliver Ojakaar per 64/57/75,
Uscito dall’Open canadese con sensazioni molto positive, Carlo è potuto partire per New York con tanta fiducia e voglia di dimostrare il suo valore. “Litos”, alla seconda esperienza slam giovanile dell’anno dopo l’erba di Wimbledon, ha giocato da fresco numero 68 mondiale il primo turno contro il giocatore Usa Alexander Razeghi, numero 38 Itf, giocando e perdendo il primo set 62.
Reazione immediata del giovane ferrarese e pronto riscatto negli altri due parziali, vinti 62/63, con la qualificazione al secondo turno contro la testa di serie numero 5 del tabellone, l’ex numero 1 mondiale e finalista Rolan Garros, il boliviano Juan Carlos Prade Angelo. Partita di qualità e consistenza incredibili da parte di Carlo, che lo hanno portato a vincere per 64/63, giocando in spinta a tutto campo, con accelerazioni di diritto in ogni zona, una serie di rovesci vincenti in lungolinea che non hanno lasciato scampo al più quotato sudamericano, ed una prima di servizio che ha sfiorato diverse volte i 200 km orari. Partita praticamente perfetta per Carlo che, intervistato a fine partita, dichiarato di essere contentissimo della sua partita e di essersi adattato molto bene alla superficie in duro di New York.
Negli ottavi, raggiunti come probabile ranking top 50, un avversario molto impegnativo l’americano Learner Tien, numero 11 del tabellone, reduce con una wild card nel tabellone principale senior, dal primo turno perso contro Tiafoe per 62/75/61.
La partita programmata sulla Grandstand di Flushing Meadows, ha visto un inizio molto positivo con tennis in equilibrio fino al 4 pari. Sul servizio e vantaggio per andare 5 pari, i tre punti successivi persi, sono valsi il primo set.
Contro un solidissimo Tien, giocatore mancino ed esperto sulle superfici rapide e finalista agli Australian Open di gennaio, l’inizio del secondo set è stato fatale a Carlo Alberto; subito il break quasi subito, ha sempre rincorso nel punteggio, cercando a metà del set una reazione che non ha portato i risultati sperati, concludendo con la sconfitta per 64/63.
Rimane una grandissima soddisfazione: l’avere dimostrato di essere competitivo con i più forti giocatori al mondo, conscio di avere ancora un grande margine di miglioramento.
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