
Il municipio di Lagosanto
Gentile sig.ra Bergamini,
se non le dispiace le rispondo io Luciano Simoni attuale presidente del consiglio comunale di Lagosanto, che all’epoca delle precedenti amministrative, pur essendo di cdx, ho parteciapato alle elezioni, ma non con il cdx.
Non ero in linea con alcuni concetti e tantissimo mi è dispiaciuto quando tutta la minoranza si è ritirata vanificando il voto di chi li aveva sostenuti. Io non lo avrei mai fatto.
Però le voglio ricordare che il cdx non era al governo di Lagosanto e la sinistra ha preso decisioni che hanno portato quasi all’azzeramento del bilancio probabilmente per portare il paese al dissesto finanziario e metterlo sul piatto di una eventuale fusione.
Non è assolutamente vero che l’aiuto della regione non ci sia gradito, perchè di colore politico diverso, anzi è arrivato proprio perché noi abbiamo sollevato il problema dell’asilo; per voi era tutto perfetto.
Grazie per gli intellettuali, ma sappiate che le colpe per cui vi contestiamo si basano sul come avete affrontato questo periodo non certo facile, come non é facile quello attuale: le risposte a come si è superata la crisi sono ben evidenti dalle scritture contabili del comune, semplicemente per ogni cosa, la maggioranza di sinistra, accendeva un mutuo, arrivando ad un carico annuo pari a 373.000€ delle risorse del bilancio impegnate, ma state tranquilli, abbiamo invertito la rotta diminuendo in questi quattro anni il carico a bilancio, o meglio, il carico nelle tasche dei laghesi.
E’ da circa dieci anni, che il ministero degli interni accetta candidature per la videosorveglianza, così come nel 2017 c’era la misura perfetta per il miglioramento sismico della scuola Tagliatti, o bandi come Sport & Periferie , in cui non è il risultato conta, ma quantomeno aver provato a partecipare.
Impazzava la crisi anche nell’accatastamento della non nuovissima scuola Anna Frank, della sede comunale, così come per il centro operativo comunale, nella cessione di strade urbanizzate, alcune dagli anni ’75 e per cui non si è mai perfezionata la pratica di cessione al comune se non ora. Così come immobili fatiscenti di proprietà del demanio, che da 15 anni bloccano l’accesso a una decina di famiglie, anche questo oggi in corso di risoluzione, ma c’era la crisi. Però nel 2018 avete giustamente acceso l’ennesimo mutuo di 350.000€ per un intervento, ma incompiuto, sulla scuola Tagliatti.
La crisi economica, certamente ha impattato su tutte le comunità, ovviamente, ma direi che rinnovare una concessione demaniale rilasciata ad uso pubblico gratuitamente e senza alcun canone annuo, non rientri nell’alveo degli oneri di bilancio, ma non solo una, bensì due concessioni risultavano scadute, tutte quelle relative ai parchi, parte dell’area sportiva e addirittura la ciclopedonale dietro l’Aliper, ma purtroppo la crisi impazzava.
Tuttavia nonostante la crisi, si è comunque provveduto a stipulare appalti integrati ventennali come per l’illuminazione pubblica, su una innovativa tecnologia ormai obsoleta a sodio ad alta pressione, invece che a Led, che avrebbero generato un risparmio ventennale tra le due tipologie della componente energetica del 50%.
La crisi c’è stata, così come c’è stato il COVID, lo Smart working, il turnover dei dipendenti pubblici, l’impatto sul bilancio comunale delle componenti energetiche grazie alla “virtuosa scelta della illuminazione” pubblica, ma comunque c’era anche tutto il tempo per fare migliorie senza costi, ma nonostante due anni di mandato coperti dal COVID, e un’anno in cui l’aumento del costo delle componenti energetiche ha quasi azzerato il bilancio, abbiamo messo in riga le cose e portato risorse e investimenti sul paese, senza gravare ulteriormente nelle tasche dei cittadini, accettando in questa visione di futuro, anche tutte quelle critiche, che con un altro mutuo, in ritorno al passato, magari si sarebbero evitate, ma amministrare, secondo noi, significa anche accettare le responsabilità delle scelte, soprattutto se scomode.
C’era la crisi, ma carta penna e calamaio , email, PEC già esistevano, e non sarebbe costato nulla usarli. In quattro anni si è rimesso mano un po’ a tutte le strutture comunali, abbandonate e incomplete, nulla di miracoloso e, a nostro parere, tanto di dovuto alla comunità laghese, solo lavoro e impegno a testa bassa, contingentando l’euro, e mettendoci noi stessi al lavoro; una metodologia sconosciuta alla politica delle vacche grasse ma ovvia e imprescindibile a questa amministrazione.
E per cortesia, non parlate di sanità, i tagli sui servizi provinciali e sul nostro Ospedale del Delta, partono dal bilancio regionale, e dalle decisioni validate in ctss (conferenza territoriale servizi sanitari) provinciale grazie ai vostri stessi esponenti non certo di cdx, quindi non parlate di sanità con l’unica amministrazione che si oppone nelle sedi opportune al continuo depotenziamento del nostro nosocomio così come di tutte le scelte che allontanano la sanità dalla nostra cittadinanza e da quella provinciale.
La regione è un ente superiore che gestisce risorse nazionali, pertanto non dovrebbe fare discriminazioni di colore politico delle amministrazioni nelle misure, ma solo valutare la coerenza delle candidature, non esiste vicinanza o distanza, ma forse questa è una visione vostra nella politica locale, forse voi nelle decisioni amministrative locali, siete più protesi guardare e rispondere alle necessità delle persone partendo dal colore politico, noi da ciò che possiamo o non possiamo fare, senza discriminazioni, come fa lo stato con le regioni e via di seguito.
Ed infine smettetela di dire che noi guardiamo sempre il pregresso e che di questo non si può e non si deve parlare: nel vostro intervento sui giornali ed anche in consiglio comunale, (nonostante ciò che avete manifestato nelle vostra analisi, avete ricordato solo eventi passati), questo per voi é diventato un mantra, ma sappiate che tutta la storia passata determina il presente ed anche il futuro. Noi siamo figli di un passato e padri di un futuro.
Luciano Simoni
Presidente del Consiglio Comunale di Lagosanto