(foto di archivio)

Ariano. L’ha inseguita con il machete, l’ha afferrata per il collo e ora non potrà avvicinarsi alla casa della vittima- Ma la vittima è la moglie. È una vicenda di violenza in famiglia quella cui si sono trovati di fronte i carabinieri nel tardo pomeriggio del 31 agosto.

Quel giorno, intorno alle 18, l’uomo, 64 anni, di nazionalità rumena, torna a casa – secondo la ricostruzione della moglie – ubriaco. Continua a bere e diventa violento, fino ad arrivare a usare violenza fisica nei confronti della moglie, che lamenterà dei segni ben visibili sul collo.

A chiamare il 112 è stato il figlio della coppia, denunciando una lite domestica in atto.

Al loro arrivo i carabinieri trovano la casa a soqquadro, la donna sconvolta, con i segni sul collo. Lui seduto sul divano e il machete nascosto dalla vittima, che aveva approfittato di un momento di distrazione dell’uomo, sotto al letto.

La donna ha sporto denuncia, lamentando il fatto che da tempo il marito aveva questi atteggiamenti violenti – fino ad allora solo a livello verbale – e, quando diventava alterato a causa dell’assunzione di alcol, la insultava e la umiliava.

Alla fine il 64enne è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e ieri in tribunale si è tenuta la relativa udienza di convalida.

L’indagato, difeso in udienza dall’avvocato Denise Mondin, non era presente. La giudice Silvia Marini ha convalidato l’arresto e ha disposto l’allontanamento dell’uomo dalla casa familiare.