Si è conclusa il 31 agosto con una breve celebrazione al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara la mostra inaugurata a fine dicembre 2022 “Spina Etrusca. Un grande porto nel Mediterraneo”.
L’esposizione, culmine dei festeggiamenti per il centenario della scoperta di Spina, ha raccontato al pubblico il ruolo di questa città quale nodo fondamentale nella rete di contatti e traffici commerciali, potente centro dell’Adriatico, punto di incontro di merci, persone e stimoli culturali di diversa provenienza, in dialogo con Atene e i principali centri della Grecia antica.
“Il grande riscontro di gradimento del pubblico dimostra l’attrattiva del nostro Museo – ha dichiarato il direttore del Museo Archeologico Tiziano Trocchi – che trascende l’interesse meramente archeologico. Con questa mostra molto ambiziosa abbiamo dimostrato che Palazzo Costabili è un luogo di aggregazione culturale per la città, che presto verrà animato da altre iniziative di alto livello formativo”.
“I risultati hanno superato le nostre aspettative – commenta Giorgio Cozzolino, direttore regionale musei Emilia-Romagna – nel mese di aprile, ad esempio, gli ingressi sono più che raddoppiati rispetto al 2022 e il primo semestre del 2023 è stato il periodo di maggior affluenza degli ultimi 10 anni, raggiungendo e superando i livelli pre-covid. Nel primo mese della mostra gli introiti da bigliettazione sono aumentati del 420% e alla data di conclusione della mostra gli ingressi sono pari a tutto il 2022. Queste cifre rispecchiano l’impegno di tutto il personale della Direzione Regionale Musei per questo evento e le attività ad esso correlate”.
In occasione del finissage è stato presentato il catalogo della mostra, un volume di oltre 500 pagine che si pone come punto di riferimento per l’archeologia etrusco-padana, arricchito da più di 20 interventi dei massimi esperti del campo e impreziosito da foto a colori.
La Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna passa il testimone delle celebrazioni per il centenario del ritrovamento dell’antica città di Spina ai colleghi del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, che dopo la mostra di Comacchio al Museo del Delta Antico, terminata a ottobre del 2022, porterà a conclusione i festeggiamenti di questa epocale scoperta archeologica.
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