Copparo. Ora sono gli operatori sanitari dell’Osco di Copparo a chiedere aiuto: 7 pazienti su 14 ricoverati e 3 Oss su una dotazione organica di 9 sono Covid positivi. A riferirlo è Mirella Boschetti, segretaria generale territoriale del sindacato Fials di Ferrara, che coglie la palla al balzo per sottolineare ancora una volta quanto gli operatori siano allo stremo (prolungamento orario, copertura doppi turni, prestazioni aggiuntive etc.).

“Aumenta il rischio di non avere nessun Oss in servizio nel turno pomeridiano – spiega Boschetti – considerato che la dotazione è di un Oss e di un infermiere, dotazione Oss peraltro insufficiente anche in condizioni ‘normali’, come più volte denunciato da Fials”.

Alle rimostranze del sindacato arriva però l’immediata risposta dell’Azienda Usl di Ferrara che evidenzia come “a seguito del manifestarsi di casi di positività al Covid all’interno della struttura si è subito proceduto ad attivare le misure necessarie alla limitazione del propagarsi dei casi attraverso la creazione delle cosiddette “bolle”, isolamento funzionale nelle stanze, misure di ulteriore protezione individuale per gli operatori, massima attenzione agli accessi e alle visite”. “Tale situazione – spiega l’Ausl – rientra in una recente, e per ora limitata, ripresa generale del numero di casi su tutto il territorio nazionale, rispetto al quale si coglie l’occasione per rimarcare l’importanza di alcune misure di prevenzione, peraltro valide anche a prescindere dal Covid: eseguire l’igiene delle mani, con acqua e sapone o l’apposito gel idroalcolico; utilizzare mascherina se si hanno sintomi di patologie respiratorie o quando ci si trova in situazione di affollamento specie se con persone che non si conoscono; effettuare un test qualora si abbiano sintomi specifici”.

Per quanto riguarda la dotazione di personale, che Fials giudica insufficiente, l’Ausl rimarca che “la dotazione di infermieri e oss operativi all’Osco di Copparo è superiore a quella prevista da normativa, per la rilevanza che la Direzione attribuisce a tali nuove strutture territoriali. L’organico complessivo è infatti costituito da 7 infermieri e 9 Oss, in linea con i posti letto deliberati e con gli standard di personale previsti dal DM 77/2022. L’Allegato 1 “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” del sopracitato decreto, definisce lo standard anche per quanto riguarda il personale, ovvero “…per 1 Ospedale di Comunità dotato di 20 posti letto: 7-9 infermieri (di cui 1 Coordinatore infermieristico), 4-6 Operatori Sociosanitari, 1-2 unità di altro personale sanitario con funzioni riabilitative e un Medico per 4,5 ore al giorno 6 giorni su 7”. E’ stato sostituito il personale che purtroppo è stato colpito da Covid – e che ammonta al momento a 2 operatori cui si aggiungono 7 pazienti, per la maggior parte con sintomi lievi – garantendo comunque la fruizione delle ferie secondo la programmazione stabilita e garantendo le presenze in turno degli operatori nel rispetto della normativa dell’orario di lavoro”.

“Sul fronte della movimentazione pazienti – conclude l’Ausl – l’Azienda ha già attivato momenti di formazione e sta acquisendo nuove apparecchiature (letti elettrici e sollevapazienti a soffitto) facendo fronte a un deficit storico, come già chiarito rispondendo ad una precedente nota Fials”.