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Dal 31 luglio presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cona è operativo il See and Treat, un percorso dedicato ai pazienti i cui problemi di salute, di minore gravità e urgenza, possono trovare una risposta attraverso un accesso diretto allo specifico ambulatorio, evitando diversi passaggi e procedure.
Il percorso See and Treat – già attivo in altre regioni da molti anni (come, ad esempio, la Toscana) – si inserisce all’interno di una più ampia progettualità su base provinciale finalizzata ad ottimizzare il servizio dell’emergenza /urgenza. Questo percorso è già presente presso gli Ospedali del Delta e Cento. Per quanto riguarda i Centri Assistenza Urgenza (Cau), sono attivi presso la Casa della Salute/Comunità di Cittadella San Rocco a Ferrara, a Comacchio (Casa della Comunità) e a Copparo (Casa della Comunità Terre e Fiumi).
Recentemente è stata anche introdotta la figura del flow manager, o infermiere responsabile del flusso, con la finalità di gestire i flussi dei pazienti in ps e valutarne la gravità per garantire il monitoraggio e una presa in carico corretta. Parallelamente è stato attivato il bed management su base provinciale, fondamentale per gestire i ricoveri in base alle esigenze del paziente.
In cosa consiste il percorso See and Treat? L’utente che accede al ps viene accolto dall’infermiere di triage che stabilisce un codice di priorità. Si tratta di una figura adeguatamente formata, con un percorso di specializzazione specifica, in grado di valutare le emergenze trattabili secondo il percorso See and Treat. L’utente viene successivamente accompagnato nell’ambulatorio – situato sempre all’interno del pronto soccorso – e viene preso in carico dall’infermiere, anche in questo caso si tratta di un infermiere esperto, con formazione specifica che agisce sulla base di protocolli predefiniti e validati dall’equipe medico/infermieristica. Al termine del trattamento, chiusa la pratica, il paziente può tornare a casa, evitando le attese, spesso purtroppo lunghe anche per i casi lievi.
La sicurezza dell’utente, che viene adeguatamente informato sulla tipologia di trattamento, è garantita durante tutta la sua permanenza in PS, in quanto egli rimane sempre nell’ambito del pronto soccorso, a garanzia di una presa in carico appropriata e globale. Naturalmente, pur essendo un ambulatorio a gestione infermieristica, presso il See and Treat è comunque prevista la figura del medico che per ogni evenienza è sempre presente in struttura.
Tra i primi pazienti che hanno usufruito del percorso c’è Alberto Carandina, 62 anni di Ostellato, che è arrivato in ps con una scheggia di metallo in una gamba: “Ho deciso di andare in ps anche se la ferita non è grave, perché mi dava molto fastidio e sentivo di dover togliere la scheggia. Inoltre avevo bisogno anche di capire se era una cosa profonda oppure superficiale. Mi sono trovato benissimo e non ho avuto nessun problema; sono stato subito ammesso in ambulatorio senza fare alcun tipo di anticamera”.
Il paziente è stato accettato e dimesso nell’arco di 1 ora.
“Salutiamo con soddisfazione – commenta la dottoressa Chiara Pesci, direttrice dell’Unità Operativa di Medicina d’Emergenza Urgenza dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Ferrara – l’inizio del percorso See and Treat al pronto soccorso di Cona, percorso che si inserisce su un progetto provinciale già consolidato sui ps del territorio, finalizzato ad ottimizzare il servizio dell’emergenza urgenza. Gli infermieri esperti dei See and Treat offriranno risposta a emergenze a bassa complessità, fornendo un’assistenza qualificata per problemi “singoli” ma con tempi di attesa e di trattamento molto contenuti. Siamo sicuri che questo percorso sarà apprezzato dagli utenti della provincia, così come avviene già da anni in altre regioni”.
“L’ambulatorio See and Treat a Cona, gestito dagli infermieri – spiegano la dottoressa Catia Crepaldi, responsabile Infermieristica e Tecnica Dai Emergenza dell’ospedale di Cona e il dottore Davide Cavedagna responsabile facente funzioni della Direzione delle Professioni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara – ha visto un complesso ed articolato percorso di sviluppo ed organizzazione delle competenze professionali al fine di armonizzare e consolidare tale modello nella rete provinciale dell’emergenza-urgenza, in piena sinergia con il Dipartimento Assistenziale, Tecnico, Riabilitativo, della Prevenzione e Sociale. L’obiettivo è dare un riscontro agli oltre 80.000 pazienti l’anno che accedono a Cona, attraverso percorsi personalizzati ed appropriati in base alla loro gravità di accesso. La funzione di See and Treat, all’interno dei presidi ospedalieri, si identifica come un anello fondamentale ed intermedio tra i Centri Assistenza Urgenza (CAU), dislocati nelle Case della Comunità, e la funzione di Pronto Soccorso interna ad un ospedale per codici maggiori. Si affiancano i modelli fast track, attivi da diversi anni sull’Ortopedia, Orl ed Oculistica con oltre 18.000 accessi l’anno”.
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