Molino di Filo. Lunedì sera a Molino di Filo, dietro al bar Il Sorriso, ospitati da Erminio e Alfonsina, si è tenuta un’assemblea pubblica alla presenza del sindaco, Andrea Baldini, di Andrea Bordignon, ad di Victoria Plc ceramics e del gruppo di lavoro oggi impegnato per il piano di realizzazione e sviluppo dell’impianto ceramiche Santamaria Capri, che a Molino di Filo produce ceramiche. Il tema dell’incontro è stato proprio questo: la presentazione del nuovo progetto di ristrutturazione dell’impianto per una rinnovata, e potenziata, produzione ceramica.
Lo stabilimento è stato comprato nell’aprile 2021 da Victoria Plc, che sta ristrutturando l’insediamento, stabili e linea di produzione. “L’impianto di Molino di Filo – spiega Andrea Bordignon, ad di Victoria Plc ceramics – per noi è strategico, per la sua posizione di centralità rispetto all’asse logistico che porta al Porto di Ravenna, e perché stiamo lavorando perché la ristrutturazione di questo impianto ci consegni un sito modello sul fronte della produzione e della sostenibilità ambientale. Stiamo oggi recuperando un’area molto complessa, con l’obiettivo che diventi un impianto modello in Europa, capace di garantire la massima efficienza di produzione, e il minimo impatto ambientale”.
L’impianto a piena funzione produrrà circa 15 milioni di tonnellate di ceramica l’anno (la produzione nazionale è di circa 450 mln tonnellate/anno) e il piano di lavoro oggi prevede che possa entrare in completa funzione entro la metà del 2025, quando la piena occupazione porterà circa 250 lavoratori nel sito, 150 in più dell’attuale situazione. L’attenzione alla sostenibilità del gruppo Victoria per questo progetto è trasversale: dalla produzione, alla ristrutturazione del sito, al suo funzionamento. Gli immobili di Santamaria sono già stati bonificati dall’amianto presente. Metà della linea di produzione è già sul luogo, e gli impianti sono progettati con la massima attenzione all’innovazione: le macchine potranno infatti essere alimentate, oltre che in maniera classica, con idrogeno e con bio-combustibile; l’idrogeno prodotto in loco grazie a un impianto fotovoltaico. Anche l’approvvigionamento energetico sarà gestito in maniera innovativa grazie a un sistema di re-immissione del calore generato dai forni ceramici, che non verrà dunque disperso e che permetterà di abbattere i consumi energetici in maniera significativa, un progetto realizzato con la partnership di Hera.
L’area ospiterà nuove piantumazioni, che serviranno per il rinverdimento e da barriere ai rumori, e i mezzi che circoleranno all’interno del sito saranno totalmente elettrici, per abbattere i livelli di inquinamento dell’aria e acustici.
“Questo insediamento è per Argenta un progetto strategico, importante: una grande opportunità non solo per il basso argentano – dichiara il sindaco Andrea Baldini – ma un indotto che sicuramente farà la differenza. Dal primo giorno che abbiamo conosciuto l’ingegner Bordignon, e la squadra che oggi è impegnata per fare dell’impianto di Filo una realtà produttiva di estrema rilevanza, la nostra attenzione è stata quindi massima. Siamo al lavoro per fare la nostra parte, in particolare per affrontare le fragilità che potrebbero accompagnare il pieno insediamento. Parlo della viabilità, che sarà sicuramente messa sotto pressione rispetto anche a una situazione che già oggi è complicata: la strada provinciale 10, via Maria Margotti. Alla partenza dell’impianto Victoria Plc dovrà aver realizzato una rotonda che permetterà l’ingresso dei camion allo stabilimento e il rallentamento significativo del traffico sulla strada. La nostra proposta è poi che vengano realizzate altre due rotonde sull’asse stradale, una all’altezza di Filo e una all’altezza di Case Selvatiche. Due interventi slegati dalla realizzazione dell’impianto ma che sono necessari per il rallentamento del traffico. Due opere sicuramente molto impegnative, non solo dal punto di vista economico, ma anche per la loro qualità. Impegnative ma assolutamente necessarie, ritengo, dato che stiamo parlando di tre centri abitati che si confronteranno con un traffico diverso da quello a cui sono abituati. Non è un progetto al quale il Comune di Argenta può far fronte da solo, per questo ho chiesto l’impegno delle province di Ferrara e di Ravenna e del Comune di Alfonsine, per trovare il finanziamento necessario e mettere in cantiere queste infrastrutture”.
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