Attualità
22 Luglio 2023
L'azienda di trasporto pubblico ha aggiudicato nei giorni scorsi la gara per la realizzazione di due stazioni di distribuzione di metano liquido Lng all'interno dei depositi aziendali di via Ferrarese a Bologna e di via Trenti a Ferrara

Metano, i bus Tper si riforniranno direttamente nei depositi

di Redazione | 4 min

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Tper ha aggiudicato nei giorni scorsi la gara per la realizzazione di due stazioni di distribuzione di metano liquido Lng all’interno dei depositi aziendali di via Ferrarese, a Bologna, e di via Trenti, a Ferrara.

Ad aggiudicarsi i lavori è stato il raggruppamento temporaneo di imprese tra due partner di primo livello del settore: l’impresa mandataria Sol SpA, azienda leader in Italia nel settore della produzione e commercializzazione dei gas tecnici e industriali e impianti di stoccaggio criogenici, e Cedem Scarl, consorzio con sede in Emilia-Romagna con specializzazione pluridecennale nella realizzazione impiantistica di stazioni di servizio.

Gli impianti di erogazione riforniranno le flotte di autobus alimentati a metano liquido o gassoso in maniera efficiente ed ecologica direttamente all’interno dei depositi Tper, potendo servire principalmente metano liquido (per i mezzi a Lng), ma anche metano compresso Cng ottenuto rigassificando il metano dallo stato liquido, integrando così i servizi degli attuali distributori collegati alla rete del metanodotto.

L’importo per la fornitura dell’impianto di Bologna è di 1,45 milioni, per quello di Ferrara di 867mila euro, entrambi comprensivi di progettazione, lavori e costi della sicurezza. La realizzazione dei due impianti è finanziata con risorse del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione della Regione Emilia-Romagna e con una quota di autofinanziamento aziendale Tper. Questo investimento – effettuato d’intesa con la Regione, le amministrazioni del territorio e le Agenzie per la mobilità di Bologna e Ferrara, Srm e Ami – rientra nel percorso intrapreso con decisione da Tper verso la transizione energetica sostenibile.

Per la notevole riduzione di emissioni inquinanti, il gas naturale è, infatti, riconosciuto dall’Unione Europea come carburante-ponte nell’attuale fase di transizione verso il trasporto pubblico locale a emissioni zero. I bus a metano, in aggiunta, oltre ad abbattere le emissioni nocive in raffronto al gasolio, hanno il grande vantaggio di poter essere alimentati con biometano senza necessità di modifiche tecniche dei veicoli o infrastrutturazioni ulteriori, andando così a garantire la possibilità di un trasporto decarbonizzato (con totale compensazione della CO2 nell’intero ciclo well-to-wheel) grazie a produzioni di biocarburanti in essere grazie a progetti come quello concretizzato da Tper, Hera e Aeroporto di Bologna.

Le tre aziende hanno sviluppato un progetto di economia circolare che già dal 2022 consente di contenere il consumo di combustibili di origine fossile, utilizzando in alternativa importanti quote di biometano – carburante avanzato totalmente rinnovabile prodotto a partire dalla raccolta differenziata dei rifiuti organici con una filiera corta, tutta locale, trasparente e certificata – per alimentare i bus a gas naturale.

La strategia di investimento intrapresa e consolidata nel corso degli anni ha portato oggi a un parco veicolare a metano di Tper che conta complessivamente 499 bus (381 Cng e 118 Lng): una tra le flotte a gas naturale più consistenti in Italia.

Tper, inoltre, nel 2019 è stata apripista in Europa per le gare d’acquisto di bus a Lng, soluzione che oggi ha avuto un forte sviluppo nelle flotte extraurbane di tutto il continente per l’apporto in termini ecologici che questo carburante garantisce senza ripercussioni negative sul piano dell’autonomia di servizio, rispetto al diesel. In pochi anni Tper è passata da zero a 118 bus a Lng (112 a Bologna e 6 a Ferrara) con grande beneficio per l’ambiente anche sulle lunghe percorrenze.

La scelta di Tper si inquadra in un contesto di realtà complesse ed evolute in cui la transizione energetica del trasporto pubblico verso modalità a impatto zero trova compimento attraverso un energy-mix in cui non è presente un’unica modalità perseguita, ma un mosaico di soluzioni, tutte ugualmente valide ed efficienti a seconda dei differenti profili di servizio e delle migliori tecnologie a disposizione in essi impiegabili. Il gas naturale è, quindi, solo un tassello di una strategia operativa che vede sempre più anche lo sviluppo di modalità di trazione a zero emissioni che sono già presenti e in progetto: linee filoviarizzate full electric con mezzi Imc (In Motion Charging), linee elettriche con bus a batteria con ricarica sia overnight, sia opportunity ai capilinea, navette elettriche sui collegamenti minori, e bus a idrogeno fuel cell previsti in dotazione con fondi Pnrr.

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