Attualità
20 Luglio 2023
Per gli utenti del servizio un primo risultato dopo le segnalazioni della Rete civica contro i rincari del servizio e l'esposto del Condominio "il Quartiere". Il Gruppo Hera conferma la correttezza del proprio operato

Hera e tariffe teleriscaldamento, l’Agcm avvia istruttoria per abuso di posizione dominante

di Redazione | 5 min

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Una centrale di teleriscaldamento (archivio)

L’esposto del Comitato di residenti del Condominio “Il Quartiere” di via Pietro Lana 1 all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) nei confronti di Hera Spa, per abuso di posizione dominante per la fissazione di prezzi troppo elevati per il servizio di teleriscaldamento, ha dato un primo risultato. L’Agcm ha infatti avviato in merito un’istruttoria nei confronti di Hera Spa ed Herambiente Spa, ritenendo che le condotte delle due società in riferimento al sistema del teleriscaldamento possano essere suscettibili di configurare, appunto, un abuso di posizione dominante.

A darne notizia, richiamando il provvedimento pubblicato il 17 luglio nel bollettino dell’Agcm, è la Rete civica contro i rincari del teleriscaldamento. In tale provvedimento viene indicato che da settembre 2022 sono pervenute diverse segnalazioni in merito alle tariffe del teleriscaldamento e la difficoltà a staccarsi dalla rete. Viene riportato che una di tali segnalazioni è pervenuta dalla Rete civica, che indicava delle criticità nella gestione da parte del gruppo Hera del servizio di teleriscaldamento di Ferrara.

In tale segnalazione, inviata all’inizio del mese di maggio 2023 sia ad Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) che ad Agcm, la Rete aveva denunciato notevoli aumenti delle tariffe del teleriscaldamento che non parevano giustificabili con l’aumento del costo delle materie prime, “considerato che il calore fornito dalla rete di teleriscaldamento di Ferrara deriva principalmente dal termovalorizzatore e dalla geotermia, oltre che la tariffa fissa di 155€/MWh applicata alla componente geotermica in seguito all’accordo siglato fra Hera e Comune a ottobre 2022 fosse comunque iniqua”.

Praticamente le stesse considerazioni contenute nell’esposto del Condominio “Il Quartiere” che l’Agcm sembra aver preso in considerazione, tanto che nel bollettino viene riportato che “tuttavia, nell’aprile 2023 i vantaggi della nuova tariffa di Ferrara sembrano esauriti: la progressiva riduzione del prezzo del gas ha portato la tariffa basata sul costo evitato al di sotto del prezzo fisso della
componente geotermica e perciò gli utenti della rete di Ferrara beneficiano della riduzione dei prezzi di riferimento del gas solo per la parte di calore di origine non geotermica”. Sempre nel bollettino dell’Agcm, poi, si legge anche che  “…l’utilizzo da parte di Hera, di formule di pricing basate sulla evoluzione dei prezzi del gas naturale, anche laddove il calore fornito sia ottenuto prevalentemente da fonti energetiche diverse il cui costo è, in linea di principio, indipendente dalle quotazioni del gas naturale, appare suscettibile, in assenza di meccanismi correttivi per livelli del prezzo del gas estremamente alti, di trasferire sui consumatori un onere eccessivo, che non sembrerebbe giustificato in ragione dell’incidenza del costo del gas nella produzione del calore, rendendo eccessivamente onerosa la clausola di definizione dello stesso. Ciò appare verificarsi in particolare a Ferrara – dove gran parte del calore immesso nella rete di Tlr proviene da un impianto di termovalorizzazione … e dai pozzi geotermici…”. E ancora: “L’applicazione di tali formule di prezzo, in un contesto dominato da aumenti estremamente significativi del costo del gas registrati a partire dagli ultimi mesi del 2021, appare prima facie suscettibile di integrare una violazione dell’articolo 3, lettera a), della legge n.287/1990 nella rete di teleriscaldamento di Ferrara, che produce una quota prevalente del calore tramite termovalorizzazione dei rifiuti e da geotermia, nella misura in cui abbia comportato l’applicazione di prezzi eccessivi, generando extraprofitti non giustificati per Hera e le società del gruppo da cui essa acquista il calore. Non vi sono ragioni, infatti, per ritenere che tali input abbiano registrato aumenti di costo sostanziali o comunque comparabili con quelli che hanno riguardato il prezzo del gas. Di conseguenza non appare giustificata l’applicazione, anche per tale rete e nel contesto eccezionale registratosi, di tariffe che rispecchiano la crescita dei prezzi del gas. Tale pratica, d’altro canto, avrebbe impedito ai consumatori di beneficiare dei vantaggi economici che la scelta di legarsi a una modalità di produzione di calore diversa dalla combustione di gas naturale avrebbe potuto produrre nello scenario di elevati prezzi del gas recentemente sperimentato”.

Per quanto riguarda la riforma tariffaria intervenuta a Ferrara con l’accordo dell’ottobre 2022, che ha portato all’individuazione di una tariffa basata sulla media tra un valore fisso per l’energia geotermica e il suddetto “costo evitato” applicato al calore da rifiuto e da gas naturale, ponderata con le rispettive quantità di calore immesse in rete, l’Agcm rileva che “la componente tariffaria applicata al calore proveniente dalla combustione dei rifiuti (pari a circa il 40% del calore immesso in rete) continua a essere legata a un riferimento (il prezzo del gas) che potrebbe comportare oneri ingiustificati per i consumatori. Inoltre, allo stato non si può escludere che il livello al quale è stato fissato il valore della componente da geotermia non possa generare oneri eccessivi per gli utenti della rete di Tlr di Ferrara”.

La Rete civica contro i rincari del teleriscaldamento ricorda che dopo il primo esposto all’Agcm da parte di un singolo condominio ne seguiranno altri, e che “tali esposti daranno modo ad Agcm e ad Arera di approfondire la questione del teleriscaldamento a Ferrara”. “Riteniamo – concludono dalla Rete civica – che questo provvedimento vada nella giusta direzione per spingere Hera e il Comune di Ferrara a rivedere gli accordi. Tale espressione di Agcm è inoltre un grande risultato del lavoro di questi mesi di questa rete, in cui tanti cittadini si sono impegnati personalmente per ottenere delle tariffe eque e per evitare un altro anno termico con tariffe insostenibili per 26.000 famiglie ferraresi”.

Intanto l’azienda, in merito all’avvio dell’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, fare sapere che “ritiene di avere operato correttamente e collaborerà con l’Autorità fornendo tutte le informazioni richieste, nella massima trasparenza” e che “da alcune settimane Agcm sta svolgendo analoghe istruttorie sul teleriscaldamento anche su altre primarie aziende del settore”.

Dal canto suo, il Gruppo Hera ritiene di avere “operato correttamente e collaborerà con l’Autorità fornendo tutte le informazioni richieste, nella massima trasparenza.
Da alcune settimane Agcm sta svolgendo analoghe istruttorie sul teleriscaldamento anche su altre primarie aziende del settore”.

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