Cronaca
28 Giugno 2023
La donna era stata pedinata e fotografata fuori dagli orari di lavoro. Nella causa di lavoro il Municipio sceglie la transazione

Dipendente creduta assenteista licenziata e denunciata dal Comune. Sarà subito reintegrata

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Traffico illecito di rifiuti. Tutto dissequestrato alla Zoffoli Metalli

Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti

Revenge porn e tentata estorsione, 28enne va a processo

Avrà un processo - davanti al giudice Giovanni Solinas del tribunale di Ferrara - il 28enne di nazionalità rumena accusato di aver diffuso foto private di una ragazza ferrarese e di aver tentato - tramite quegli scatti - di estorcerle informazioni relative alla propria sfera intima e sessuale

Ruba due birre in San Romano. Poi aggredisce poliziotti e carabinieri

Erano le 2.15 circa dello scorso 29 aprile quando, all’interno di un locale di via San Romano, erano presenti il proprietario e tre clienti. La serata era trascorsa tranquilla fino a quando i due dei clienti presenti hanno notato che un ragazzo, un 22enne di nazionalità italiana, dopo aver prelevato due birre, le aveva nascosto sotto al giubbotto

Era stata licenziata in tronco, con tanto di denuncia per truffa aggravata ai danni del Comune di Ferrara. Un caso, quello di una dipendente comunale, che era finito sulle cronache nazionali, con tanto di promessa del sindaco Alan Fabbri di attuare una “tolleranza zero” contro presunti furbetti del cartellino.

E invece, dopo la causa davanti al giudice del lavoro, tutto cambia. L’episodio risale al febbraio 2022. Una nota del Municipio avvisa che “a seguito di segnalazioni in ordine alla condotta di una dipendente comunale, l’Amministrazione comunale ha informato la polizia locale che ha avviato le opportune verifiche. Le indagini interne sono in corso ed evidenziano gli estremi di un possibile caso di assenteismo sul lavoro”.

La dipendente “sarebbe stata colta, in orario di lavoro e con timbratura del cartellino attiva, al di fuori del contesto lavorativo e della sede deputata. La notizia è emersa dal clamore che si è venuto a creare nell’ufficio di appartenenza della persona che si sarebbe resa responsabile della ingiustificata assenza dal lavoro”.

Un sospetto caso di assenteismo che aveva fatto dire al sindaco che “il tipo di condotta sul lavoro che parrebbe emergere è assolutamente disdicevole, irrispettosa dei cittadini, che pagano con le proprie tasse i lavoratori comunali e gli amministratori, irrispettosa dei tanti colleghi che lavorano con onestà e dedizione al servizio pubblico, enormemente lesiva dell’immagine del Comune ed è da condannare senza se e senza ma”.

Il primo cittadino assicurava di “attuare una politica della tolleranza zero rispetto a questi atteggiamenti”. Atteggiamenti che secondo lui “forse potranno essere figli di un’impronta lasciata dalle precedenti amministrazioni ma da cui noi prendiamo nettamente le distanze e che vogliamo contrastare con massima fermezza, come stiamo dimostrando. Il rispetto del luogo di lavoro, la lotta ai furbetti, il rispetto del servizio pubblico a cui sono chiamati i dipendenti sono concetti essenziali e inderogabili”.

Dopo il licenziamento era partita anche una denuncia per truffa aggravata nei confronti della donna, con ipotesi di segnalazione alla Corte dei Conti per condotte che, si leggeva nella lettera di licenziamento, “non sono in alcun modo episodio isolato, ma rientrano in un quadro di reiterata violazione delle regole e degli obblighi che incombono su un dipendente pubblico”.

E invece tutti questi episodi si sono sgonfiati in tribunale. Ne è rimasto solo uno, in cui per pochi minuti la dipendente si era fermata al mercato per comprare una maglia per la madre. Fatto per cui le parti si sono accordate per una minima sanzione disciplinare. Le altre segnalazioni, con tanto di foto fatte di nascosto dopo accurati pedinamenti, non coincidevano con gli orari di lavoro.

Tanto che il Comune ha scelto la via suggerita dal giudice, quella della conciliazione. Sull’accordo vige la clausola di riservatezza tra le parti, ma fonti confidenziali del tribunale fanno sapere che alla fine il licenziamento è decaduto e la dipendente verrà presto reintegrata, per andare a lavorare in altro ufficio.

Una decisione che potrebbe avere risvolti anche in sede penale, dove il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com