Un lungo e faticoso percorso, fatto di amore e di gioia immensa, alternato a momenti di dolore e disperazione. Un cammino che, per il piccolo Tommaso Iuculano, mamma Martina Geminian e papà Marco – che vivono e lavorano a Ferrara – si è però concluso nel migliore dei modi. Perché alla fine ha vinto la vita.
Tommaso è nato il 27 febbraio 2023, pretermine, di 25 settimane, che pesava 900 grammi. Da quel giorno ha vissuto i suoi primi 112 giorni ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, diretto dalla dottoressa Agostina Solinas. Per oltre 4 mesi il piccolo e fragile neonato ha lottato quotidianamente superando numerose e gravissime problematiche cliniche, che hanno dato filo da torcere a tutto il personale medico e infermieristico e che hanno tenuto con il fiato sospeso i genitori fino alla sua dimissione, lunedì 19 giugno.
Oggi Tommaso ha raggiunto l’età del termine di gestazione (sarebbe dovuto nascere la settimana scorsa), pesa 3.300 grammi e sta bene. I controlli e le cure continueranno, ma in questi giorni si è potuto finalmente festeggiare il grande traguardo del ritorno a casa.
Forte è stata la commozione di tutto il personale del reparto (medici, infermieri, psicologa, fisioterapisti e OSS), specialmente dopo aver letto le 2 lettere di ringraziamento dei genitori, trasformate in quadretti che sono stati donati all’Unità Operativa.
“Una storia a lieto fine – commenta Solinas – fatta di buona sanità pubblica, di impegno professionale e di passione per il nostro lavoro. Soprattutto se riconosciuto da chi ha vissuto, da genitore, sulle proprie spalle, il più faticoso dei percorsi di vita”.
“Sono stati mesi difficilissimi – commenta, commossa, la mamma Martina – pieni di angoscia e di grandissima preoccupazione. Ma anche e soprattutto di tanto amore. Abbiamo assistito ad una vera e propria “lotta per la vita”, non solo da parte di nostro figlio ma anche combattuta da tutto il personale del reparto che non ha mai ceduto in nessun momento. Una sfida costante che è stata vinta! Siamo stati chiamati costantemente per essere informati su ogni aspetto del percorso clinico del nostro piccolo: basti pensare che a Tommaso ha ricevuta anche l’estrema unzione. E’ un’esperienza che ci ha provato, ma anche insegnato tantissimo. Veder combattere il personale del reparto è stata la nostra forza e ci ha portato a crederci sempre di più”.
Il 7% del totale dei nati in Italia (oltre 30.000 l’anno) sono pretermine, cioè vengono al mondo prima della 37esima settimana di gestazione. Sono bambini che nascono con immaturità dei vari organi e sono tanto più gravi quanto più il parto avviene in anticipo. Si tratta di neonati estremamente “fragili”, che devono essere gestiti in reparti altamente specialistici, da personale medico ed infermieristico che deve essere adeguatamente formato e specializzato. Servono per questo competenze elevate, risorse umane e tecnologiche con attrezzature moderne che non sono interscambiabili con altri reparti. Tutto questo unito ad un lavoro di squadra fra tutti i professionisti e i genitori, che sono costantemente coinvolti.
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