Si sarebbe dovuta tenere ieri, mercoledì 14 giugno, l’udienza del processo a carico di Cristiano Valentino, il 54enne agente della polizia penitenziaria, accusato di concussione, furto aggravato in concorso e istigazione non accolta a commettere un reato, ma le sue condizioni di salute hanno costretto il collegio del tribunale di Ferrara al rinvio.
L’uomo infatti, dopo essere stato ascoltato in aula lo scorso 18 gennaio, era stato ricoverato d’urgenza e in condizioni disperate all’ospedale Sant’Anna di Cona a seguito di un malore improvviso, che lo aveva colto dopo aver pranzato col proprio legale difensore, l’avvocato Denis Lovison.
Oggi, dopo il grande spavento, Valentino sta recuperando moltissimo – fa sapere lo stesso avvocato – ed è fuori pericolo di vita, anche se la situazione impone comunque a tutti ad avere la massima cautela del caso, com’è giusto che sia.
Per questo motivo, il tribunale ha disposto il rinvio dell’udienza che si sarebbe dovuta tenere nella giornata di ieri al 18 ottobre, quando dovranno essere sentiti due detenuti, oggi non più rinchiusi nel carcere di via Arginone.
Nel mentre, nel periodo di tempo che separa le parti in causa dalla prossima udienza, saranno verificate le condizioni di Valentino in modo tale da sapere se sarà o meno in grado di stare a processo.
A questo proposito, a suo tempo, quando l’uomo stava lottando tra la vita e la morte, l’avvocato difensore Lovison aveva affermato: “Sarebbe bello portare a termine il processo per dimostrare sua completa innocenza e per riabilitare la sua figura di servitore dello Stato da oltre 35 anni. Anzi, sta andando in pensione dopo una vita fatta al servizio dei detenuti, con cui ha avuto zero problemi, tant’è che i testimoni dei giorni scorsi hanno dichiarato l’estraneità di Cristiano dai fatti, escludendo così che le accuse mosse a suo carico fossero fondate”.
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