Cronaca
9 Giugno 2023
Un uomo di 48 anni è finito davanti al giudice con l'accusa di adescamento, pornografia e corruzione nei confronti di una ragazzina di 14 anni

Il padre di una compagna di classe le chiede di avere un rapporto sessuale. La salva l’amica

di Davide Soattin | 2 min

Leggi anche

Una locandina in vetrina, una mano tesa: Ferrara contro la violenza sulle donne

Una locandina nelle vetrine della città per dire "Basta violenza sulle donne". Un semplice foglio, ma capace di trasformare negozi, farmacie e mercati in veri presidi di ascolto e protezione per chi vive situazioni di paura o isolamento. Ferrara si mobilità così, con una rete diffusa e concreta, per dare un segnale chiaro: qui nessuna donna è sola

Morì a 15 anni con l’auto nella voragine. Il processo arriva in aula

È arrivato ieri mattina (venerdì 14 novembre) in aula processo per la tragica fine del 15enne Marco Lelli Ricci, giovane promessa del basket originario di Granarolo, in provincia di Bologna, morto nella serata del 3 aprile 2022, mentre percorreva in automobile - insieme ai propri genitori - via Nuova, tra Renazzo e Pilastrello, nel territorio comunale di Cento

La Cittadella San Rocco “rinasce” e vuole riaprirsi alla cittadinanza

Uno spazio simbolo della città oltre che della sanità ferrarese, un luogo di cura e di prossimità ma anche di innovazione. A Cna Ferrara un convengo promosso dall'Ausl di Ferrara ha raccontato “Gli interventi di recupero della Casa della Comunità ‘Cittadella San Rocco’ a Ferrara”

Avrebbe adescato una ragazzina appena 14enne, inviandole foto dei suoi genitali e inducendola a fare altrettanto, attraverso lusinghe e regali per provare ad ottenere la sua fiducia. È quello di cui dovrà rispondere un cittadino 48enne residente sul territorio ferrarese, accusato di adescamento di minore, pornografia minorile e corruzione di minorenne nei confronti di una compagna di scuola di sua figlia per alcuni fatti avvenuti tra febbraio e novembre 2018.

Stando a quanto viene contestato dal pm Marco Imperato, tutto sarebbe partito da alcuni messaggi su Instagram che l’uomo, fingendosi un’altra persona, avrebbe iniziato a inviare alla presunta vittima con l’obiettivo di entrarci in confidenza e di sfidarla a scrivere ad un adulto, suggerendole di mettersi in contatto con il proprio profilo reale.

Una volta in contatto, la conversazione si sarebbe poi spostata su WhatsApp, dove l’imputato avrebbe continuato uno scambio molto più spinto e con richieste di vario tipo, disturbando e importunando la giovane anche con telefonate notturne, fino a quando l’avrebbe addirittura invitata a casa sua per avere un rapporto sessuale, che per sua fortuna non avvenne.

Decisivo, in quella circostanza, sarebbe stato l’intervento di un’amica della vittima che, informando in maniera tempestiva la madre della giovane di quanto stava per accadere, avrebbe evitato il peggio e successivamente permesso di denunciare l’uomo, oggi difeso dall’avvocato Micaela Zannini.

Ieri (giovedì 8 giugno) in tribunale a Ferrara, davanti al collegio giudicante, composto dalla presidente Piera Tassoni con a latere i giudici Carlotta Franceschetti e Giulia Caucci, sono stati sentiti sia il padre che la madre della ragazza, assistiti dall’avvocato Roberto Bassi. Entrambi hanno confermato la versione dell’accusa, con la donna che, in aula, ha anche raccontato di aver fatto immediatamente cancellare la chat dal telefono della figlia, dopo essere venuta a conoscenza del fatto. Un dettaglio, quest’ultimo, che potrebbe giocare un ruolo importante nel processo.

Insieme a loro ha testimoniato anche il maresciallo dei carabinieri, che ha riferito sulle modalità con cui si sono svolte le indagini, a partire dalla telefonata e dal successivo colloquio avuto con la dirigente scolastica dell’istituto frequentato dalla giovane, che consegnò nelle sue mani la relazione di alcuni insegnanti, da cui partì il procedimento. Inoltre, particolare attenzione è stata fornita ai tabulati telefonici e alle utenze telefoniche ricavate dal telefono dell’imputato, sequestrato insieme al suo computer.

Al termine dell’udienza, il giudice ha rinviato al 23 novembre, quando saranno sentiti altri sei testimoni ed eventualmente si procederà anche all’esame dello stesso imputato.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com